Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

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Doomscrolling: quanto fa male la lettura ossessiva di notizie

2021-03-19 16:06:23

Ultimamente tante persone sono finite inconsapevolmente nel tunnel del “doomscrolling”.

Questo neologismo anglosassone si riferisce alla diffusa abitudine di leggere in maniera ossessiva le notizie negative, tristi e drammatiche pubblicate sul web. In inglese “doom” significa “condanna” o “sventura”, mentre “scrolling” è la forma verbale, oggi utilizzata anche in Italia, che indica lo scorrere della bacheca di un social o di un articolo online, utilizzando il pollice sullo smartphone.


Tale pratica si è intensificata durante la pandemia da Covid-19, che ha fatto proliferare brutte notizie di ogni tipo: decessi negli ospedali, bambini impossibilitati a tornare a scuola, persone che perdono il lavoro, vari aspetti della crisi economica.


Secondo molti psicologi la lettura ossessiva di news negative è un fenomeno preoccupante, scatenato dall’ansia e dalla paura, che può arrivare a provocare malessere fisico e disturbi mentali, rendendo depressi, stanchi e improduttivi.


Per resistere all’overdose da informazioni, gli esperti consigliano di crearsi una specie di “dieta”, ossia un piano per controllare l’introito di news negative quotidiane. Sarebbe l’ideale ritagliarsi due o tre momenti nella giornata per leggere le notizie, cercando però di alternare anche la lettura e condivisione di contenuti più leggeri, che siano in grado di stemperare l’ansia e dare un po’ di serenità.


Il doomscrolling costringe i lettori in un circolo vizioso di negatività, dovuto alla scoperta continua di nuove “minacce”. A dare fama a questo termine è stata la giornalista americana Karen Ho, che su Twitter ha pubblicato dei promemoria periodici sull’importanza di fare altro rispetto alla lettura di notizie negative.