Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Curiosità: Asparagi e pipì, da dove deriva l’odore strano?

2020-11-03 06:06:49

Conosciuti dagli antichi Romani e in Egitto, gli asparagi appartengono alla famiglia delle Liliaceae: se ne trova traccia già nel trattato “Naturalis Historia” redatto da Plinio il Vecchio.

Questi ortaggi sono assai salutari: contengono infatti un’alta percentuale di ferro, zinco, fibre, vitamina A, vitamina E, vitamina C e folati. Tali sostanze nutritive sono molto utili nella prevenzione di vari tipi di cancro, patologie cardiovascolari e deficit cognitivi. 

Mangiare asparagi significa, però, sottostare ad un fastidioso inconveniente, che si verifica dopo circa un’ora dall’assunzione.

L’urina emette uno strano odore, diverso da quello solito. Ciò succede, usualmente, anche dopo il consumo di altri alimenti come i cavolini di Bruxelles, il cumino e il grano soffiato.

Che relazione c’è tra asparagi e pipì?

Gli scienziati hanno indagato sulle ragioni di questo cambiamento nell’odore della pipì, e i risultati ottenuti sono parecchio interessanti. 

Innanzitutto, l’odore strano dell’urina è provocato dalla circostanza che il nostro organismo può metabolizzare l’acido asparagusico, contenuto negli asparagi, solo in composti derivati che contengono zolfo. Infatti, a pensarci bene, l’odore della pipì dopo aver mangiato asparagi ricorda proprio quello dello zolfo. 

L’odore strano non è colpa degli asparagi

Tra i composti ritenuti responsabili c’è il metantiolo. Lo strano odore è quindi causato da una sostanza rilasciata durante il metabolismo, e non è quindi imputabile all’asparago.

Non tutti avvertono lo stesso odore

Ma c’è un altro punto che ha suscitato l’interesse e la curiosità degli scienziati: e cioè che, a quanto pare, non tutti avvertono la puzza della pipì derivante dall’asparago. Ovviamente gli studiosi si sono concentrati a capire il perché di tale differenza tra un individuo e l’altro, e ultimamente sono arrivati ad alcune conclusioni.

Coloro che riescono a percepire nitidamente lo strano odore della pipì lo fanno perché “la colpa” è nei loro geni. I ricercatori hanno trovato un gruppo di geni coinvolti nel nostro olfatto, insieme ad altre centinaia di varianti nella sequenza del DNA, associate alla capacità di percepire l’odore.

Un recente studio, guidato da Sarah Markt e Lorelei Mucci all’Harvard TH Chan School of Publich Health, si è quindi soffermato sui fattori genetici che determinano la capacità di riconoscere gli odori. La ricerca ha coinvolto più di 6 mila persone, tra donne e uomini.

  • Di questi il 60% non è riuscito ad individuare l’odore dell’urina da asparago, rientrando quindi nella categoria degli “anosmici degli asparagi”.
  • L’altro 40%, dei partecipanti ha individuato nitidamente lo strano odore della pipì dopo aver consumato gli ortaggi “incriminati”.

Si è inoltre scoperto che un maggior numero di donne rispetto agli uomini ha dichiarato di non riuscire a percepire l’odore, nonostante sia risaputo che queste distinguono gli odori in modo più nitido e accurato.

Uno studio utile

Sentire o meno l’odore strano dell’urina per gli asparagi a prima vista può sembrare un argomento futile da trattare dal punto di vista scientifico. Eppure è servito agli scienziati per comprendere e valutare cause genetiche che potrebbero essere alla base di alcune patologie, come l’Alzheimer o alcuni tumori, e muoversi in tempo con la diagnosi tempestiva e la prevenzione.

Nella nostra epoca caratterizzata dai big data, le ricerche scientifiche hanno la possibilità di partire da alcuni dati preesistenti per arrivare a risultati importanti anche in altri ambiti. E questo studio ne è la prova.

Cristiana Lenoci per biografie.culturaonline.it