Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

18 Marzo 2022, Giornata Mondiale del Sonno: qualche consiglio per dormire meglio

2022-03-12 15:54:42

Chi dorme non piglia pesci”, recita un vecchio adagio. Anche se il sonno sembra a prima vista un’attività improduttiva, la verità è che quello trascorso a dormire non è affatto tempo perso. Anzi! Proprio perché il sonno è di fondamentale importanza per il benessere psico-fisico di ognuno di noi, è stata istituita una Giornata per ricordare quanto conta dormire bene per vivere meglio. La Giornata Mondiale del Sonno si celebra il 18 Marzo di ogni anno

Cosa succede mentre dormiamo


Durante il riposo notturno si attiva una fase di rinnovamento e riequilibrio che coinvolge tutto l’organismo, e che contribuisce a farlo svegliare al mattino come “nuovo”, sia dal punto di vista fisico che psicoemotivo. Il sonno rappresenta a tutti gli effetti un trattamento disintossicante per l’organismo, che proprio durante le ore notturne elimina le sostanze accumulate a causa delle normali funzioni fisiologiche delle cellule, dello stress, dell’inquinamento e della cattive abitudini.

Quando dormiamo si attivano numerosi meccanismi che permettono la rigenerazione delle cellule, la riparazione dei danni subiti dai tessuti nelle ore del giorno, la regolazione dell’equilibrio ormonale e il rafforzamento delle difese naturali del corpo.


A questo si aggiungono i processi cerebrali che rielaborano le informazioni e le emozioni provate durante la giornata, eliminando quelle superflue e organizzando quelle utili attraverso la memoria e le altre facoltà cognitive.


Perché è utile dormire bene


Un sonno ristoratore permette a tutto il corpo di beneficiare di grandi vantaggi: annullare lo stress, ricaricare il cervello, avere un umore al top e combattere in modo naturale le rughe. Molti studi hanno dimostrato che dormire poco e male (meno di 6 ore a notte per un adulto) rende l’organismo più debole, e quindi soggetto a contrarre infezioni e micosi. Chi ha un sonno regolare e di buona qualità tende generalmente ad ammalarsi di meno, perché proprio durante le ore notturne cresce la produzione di specifiche proteine in grado di migliorare l’efficienza dei globuli bianchi, responsabili di combattere i microrganismi patogeni che causano diverse malattie.


Mentre si dorme, inoltre, i muscoli si rilassano, recuperando energie dopo gli sforzi compiuti di giorno, e autoriparando le microlesioni provocate dai movimenti diurni. Anche la colonna vertebrale si distende, permettendo così ai dischi intervertebrali di ritrovare il loro volume naturale.

Quante ore occorrono


In media ognuno di noi trascorre un terzo della sua vita dormendo, ma il fabbisogno di sonno è soggettivo, e varia soprattutto in base a fattori genetici, all’età e allo stile di vita. Secondo uno studio condotto dalla National Sleep Foundation, la quantità di ore di sonno raccomandate varia dalle 14-17 ore al giorno per i neonati, alle 7-9 ore per gli adulti (per gli anziani leggermente meno).


Sempre in base ad alcune ricerche sul sonno, pare che l’abitudine di concedersi dei brevi “riposini” nel corso della giornata (15-20 minuti al massimo) non siano sufficienti a recuperare il sonno notturno eventualmente perduto, e anzi non possono in alcun modo sostituirlo. Sono del tutto sconsigliati alle persone che soffrono di insonnia o hanno un sonno disturbato.

Tuttavia, quando si tratta di sonno e riposo, è fondamentale prestare attenzione alle necessità individuali.


Come migliorare la qualità del sonno


Ci sono abitudini errate che causano difficoltà ad addormentarsi e non aiutano a mantenere un sonno durevole e continuativo. Una volta individuate, al netto di disturbi del sonno veri e propri che necessitano di un trattamento specifico, si può pensare di eliminarle per godere di un riposo notturno più sano. Gli esperti consigliano di adottare una corretta “igiene del sonno”, che implica il fatto di svegliarsi e coricarsi ad orari regolari, evitando di svolgere attività troppo stimolanti nelle ore serali, ridurre il consumo di caffeina ed altre bevande stimolanti a fine giornata, eliminare lo stress della giornata con un bagno caldo prima di mettersi a letto.


Badate che vi sia l’atmosfera giusta nell’ambiente prima di addormentarvi. Quindi è preferibile evitare le luci troppo intense (anche quelle dei dispositivi elettronici) per favorire il rilascio della melatonina che favorisce l’addormentamento, e mantenere la temperatura della camera da letto sui 18° C.

Altra abitudine da evitare è quella di consumare cibi pesanti prima di dormire. La cena deve essere leggera e non prevedere alimenti stimolanti ed eccitanti. Ci sono invece alimenti che conciliano il sonno, come lo yogurt, i formaggi magri, le banane, le uova, il riso, il cioccolato, la frutta secca a guscio.

Cristiana Lenoci per https://news-italia.net/




79