maurizio camandona

Founder Senior

50 anni di lavoro e non poterne più.

2019-11-04 17:00:07

Sono un artigiano che mediamente ha lavorato 12 ore al giorno, spesso anche al sabato e alla domenica.Insomma, anche se difficile da crederci, una professione che è riuscita a impegnarmi per 75 anni, in solo 50.

50 anni di lavoro e non poterne più.

Sono un artigiano che mediamente ha lavorato 12 ore al giorno, spesso anche al sabato e alla domenica.
Insomma, anche se difficile da crederci, una professione che è riuscita a impegnarmi per 75 anni, in solo 50.  

Già perché se calcolate che mediamente ogni giorno sono stato impegnato 4 ore in più dei classici lavori, vi rendete conto che è come se fossi stato nel mio laboratorio 25 anni in più di altri lavoratori!!! Ma non mi lamento di questo, perché il mio impegno lavorativo è stato anche la mia più grande passione.

Quindi, in occasione di questo compleanno un po’ particolare, avevo deciso di farmi un regalo, che so, una coccola speciale che mi alleviasse da tutti questi anni di  lavoro che non mi avevano mai permesso di dedicare spazio al mio fisico, fosse solo anche una passeggiata.


Ho iniziato ad immaginare qualche cosa che mi permettesse di avere spazi liberi per pensare liberamente senza condizionamenti alcuni, di stare in un ambiente a me favorevole, il più naturale possibile e con tanto tempo libero a disposizione, tale da non avere più l’esigenza di consultare l’orologio.


La voglia di provare un’esperienza nuova pensata e organizzata solo da me e che mi mettesse alla prova, sia fisicamente che mentalmente, staccandomi completamente dalla mia routine quotidiana per due o tre mesi. 

Capire quali fossero le mie vere priorità, avendo la possibilità mettermi al centro della mia vita e di fare ciò che volevo IO.

Sarà solo un capriccio?

Ho pensato a lungo ad una idea che mi permettesse di trovare una soluzione che racchiudesse tutte le visioni che cercavo, mi sono passate per la mente lunghi itinerari montani, il giro del mediterraneo o una attraversata Atlantica in solitario con la barca a vela. Erano delle belle idee, ma nessuno di questi progetti mi appagava. E così, passando il tempo, mi pareva sempre più chiaro che l’esigenza, avuta mesi prima, fosse alla fine solamente un capriccio.

…ma le Muse esistono?

Poi un giorno, mentre stavo assaporando un aperitivo con amici, ho avuto l’opportunità di ascoltare il racconto di Elena, una cara amica che aveva percorso il Cammino di Santiago e, come per incanto, quasi mi fosse apparsa una Musa, ho messo a confronto questa narrazione con ciò che stavo ideando e tutto mi è parso chiaro. Così ho deciso che il progetto, che avrebbe esaudito il bisogno che avevo avuto mesi prima, sarebbe stato quello di percorrere un cammino.

 

Elena, con il racconto del suo Cammino, insieme a Internet, sono stati i miei compagni e ispiratori per giorni e giorni interi, sino a quando la mia scelta si orientò sul percorrere tutta la Via Francigena dal Colle del Gran San Bernardo, sino a Brindisi, per 1750 chilometri, a piedi e da solo.

…e poi sono partito.

Ho scritto su un foglio il mio obiettivo, la data di partenza, le motivazioni che mi spingevano ad intraprendere il cammino, come mi sarei sentito una volta iniziato questo percorso, durante lo stesso e all’arrivo; inoltre tutte le azioni che dovevo mettere in atto per potere realizzare questo mio sogno in tempi prestabiliti.
 Immediatamente ho visto spiegarsi davanti a me tutto il percorso della Via Francigena e tutto ciò che avrebbe rappresentato per me.

Più passava il tempo e più avevo la consapevolezza di avere preso la decisione giusta, tanto che iniziavo a vedermi camminare sui sentieri, riuscivo a guardarmi da fuori, come se io fossi un’altra persona che osservava un viandante. Questo mi accadeva quasi tutte le sere e mattine a letto, prima di addormentarmi e appena sveglio.

Mi sono preparato al meglio, ho letto tanti libri, tanti articoli, ho incontrato altri camminatori che mi hanno raccontato le loro esperienze, mi sono attrezzato come dovevo per una camminata di questo genere, ho percorso un buon numero di chilometri per allenarmi, ho aperto una pagina Facebook (zio mauri) per dire a più gente possibile cosa avrei fatto e poi?  E poi sono partito!

Ma questo cammino lo possono fare tutti?

Dopo questa esperienza, quando parlo con la gente mi viene spontaneo augurare loro di intraprendere un lungo cammino solitario di questo genere.
Questo perché sono certo che possa essere un modo per riscoprirsi.


Capire che si può vivere per 93 giorni con uno zaino di 10 chili sulle spalle, dove al suo interno c’è tutto quello che ci può servire, quindi tre magliette, tre mutande, due pantaloni tre calze, due paia di scarpe, una felpa e una giacca a vento.


 Comprendere a fondo che vivere in questa dimensione vuole dire non avere più paura di niente, essere accolti con gioia da chiunque, conoscere più persone, che non quelle conosciute negli ultimi dieci anni.


Percepire che quando si è in mezzo alla naturala tua energia è sempre al massimo e riesci a renderti conto che tutto quello che ti circonda ha una voce e ti parla in continuazione.


E in fine, che un cammino così concepito è facile, gioioso, istruttivo, metafora della vita e, soprattutto alla portata di tutti.

Quale saranno i temi di questa pagina?

Sicuramente il focus principale di questo cammino, dal Colle del Gran San Bernardo sino a Brindisi, è stato quello di offrirmi la possibilità di una scoperta ancora più profonda di me stesso, ma è anche vero che 1.750 chilometri attraverso un Italia ignota, pronta a farsi conoscere e amare, a piedi, con una velocità che ti permette di porre attenzione a tantissime cose, che mai ti sarebbe consentito nella attuale società, secondo voi, mi avranno dato ulteriori momenti di riflessione? Certo che sì! Quindi, saranno proprio le considerazioni di cui parlavo prima e tutta la consapevolezza acquisita in un così lungo cammino, i temi che voglio condividere con tutti gli amici di CamTv, mettendo a loro disposizione gioie, emozioni, sconforti, paure, accoglienze, panorami, tecniche, attrezzature, spese, di 1750 chilometri lungo questa meravigliosa penisola:

la nostra straordinaria Italia.