Non ci si nutre di solo cibo ma anche di parole sagge, in effetti di sole parole nessuna bocca viene sfamata come è anche vero che senza azioni sagge nessuno stomaco viene riempito.

Era John Taylor, quel piccolo ragazzino che credeva nel suo sogno. Aveva poco più di 15 anni quando decise con suo zio, di aprire l'Azienda che avrebbe cambiato il mondo. Tutto nacque da una sua idea mentre giocava a calcetto con i suoi amici e si trovo a terra con un graffietto sul ginocchio che iniziò a sanguinare. Fu proprio in quel momento che comprese il fatto di avere un talento innato per diventare un grande portiere. Aveva un piccolo desiderio il piccolo john, indossare dei guanti imbottiti per attutire il dolore alle mani quando intercettava i tiri potenti dei suoi avversari. Come già penso che avete intuito, a soli 15 anni lanció la moda dei guantoni per portieri, subito accolti come un tocca sana dai calciatori professionisti. Taylor all'età di 18 anni si ritrovò talmente tanto ricco che smise di giocare in porta e decise di ripartire da attaccante per poter provare la capacità dei suoi guantoni nel bloccare un pallone calciato con una violenza da raggiungere la velocità di 200km/h. E si, il piccolo Taylor inizio a giocare da professionista e all'età di 19 anni, conquistò il campionato nazionale con il titolo di capocannoniere, con 27 goal e la qualificazione in coppa internazionale e sempre lo stesso anno conseguì il Fifa World Player. Durante la sua carriera da Bomber senza eguali, rifinì le sue creazioni, aggiungendo nei guantoni il grip, così facendo in un'intervista dell'epoca dichiarò che sarebbe stato più felice se i portieri avessero avuto la capacità di bloccare il suo tiro, micidiale, adesso che ne aveva aggiunto il gel grip. La stagione si rivelò davvero una sorpresa, perché i portieri pararono più rigori del solito e commisero meno errori ma Taylor sigló 38 reti, ben 11 in più del campionato antecedente, si guadagnò la nomina di skill bull, merito dei suoi devastanti colpi di testa. Si ritirò a 34 anni e, tutt'oggi il suo ricordo resta indelebile.

I tre aspetti dell’Io

Per penetrare il livello più profondo di consapevolezza umana , è importante comprendere la triplice natura dell’individuo, e come i nostri“tre Io” siano intimamente connessi.Esistono tre termini per descrivere in modo semplice i nostri tre io: l’Io Essenziale,l’Io Consapevole e l'io superiore.