Virginia Dallara

Founder Junior

La storia di Camillo e l'Aromaterapia

2019-04-01 13:01:52

Camillo è un meticcio di Samoiedo di 12 anni e mezzo. L'ho conosciuto quando aveva un anno e il suo umano, mio attuale marito, ha deciso di frequentare un corso di educazione al centro dove lavoravo. Camillo oltre l'esuberanza tipica dei cuccioloni, presentava problematiche comportamentali serie...

Attacchi di panico

Un cane incredibilmente intelligente, apprendeva ogni cosa con una velocità e facilità strabiliante. 


Un super cane insomma, se non fosse che soffriva di attacchi di panico.


Era il cane perfetto finché non avvertiva un suono sconosciuto o un cambiamento climatico, il temporale poi, non lo sopportava proprio. 


Quando si verificava una di queste situazioni lui si trasformava completamente: 

se era libero scappava senza meta o cercava di salire sulla macchina del suo umano con ogni mezzo.. 


Ricordo che una volta lo ha trovato sulla capotta mentre scavava tentando di entrare, immaginatevi i danni!


Se era in trasportino o chiuso in macchina o in una stanza la reazione era l'opposta, tentava di evadere distruggendo ogni cosa trovasse sul suo cammino e spesso procurandosi ferite a bocca e zampe.

Inoltre il suo umano doveva spesso assentarsi da casa per lavoro e la gestione di Camillo era davvero difficile.


Qualche mese dopo vivevamo insieme e da allora ho provato tutto quello che era in mio potere e ho chiesto aiuto a diversi colleghi per migliorare la situazione.


Il problema non erano i danni che faceva a oggetti ecc ma le ferite che si procurava ogni volta e il fatto che mettesse in pericolo anche gli altri cani di casa.


Mi sentivo impotente, abbiamo provato di tutto, fiori di Bach, Omeopatia, Fitoterapia e, andando contro i miei principi, per un breve periodo anche uno psico-farmaco.


Quello che mi faceva davvero male era non riuscire a farlo sentire meglio.

La scoperta dell'Aromaterapia

Siamo andati avanti così per 10 anni.


10 anni in cui non ci siamo concessi un capodanno fuori, dove ogni volta che lo lasciavamo a casa avevamo il terrore di cosa potesse accadere o di come lo avremmo trovato al nostro rientro...


Per il resto lui continuava a rimanere un cane eccezionale, frequentava gare di Disc Dog con il suo umano e si divertivano moltissimo!

Per passione personale ho sempre studiato ed utilizzato gli oli essenziali.


Come dice una mia cara amica io sono una "olfattiva", delle situazioni mi rimangono più che ogni altra cosa gli odori associati all'esperienza.


Per questo ho sempre pensato che potessero essere di grande aiuto anche ai miei animali, ma non avevo ancora trovato nessuno che mi insegnasse il metodo corretto.


Siccome di me le amiche dicono anche che sono testona e non mi arrendo, anche in questo caso dopo tanto cercare finalmente ho incontrato "il Metodo".


E così mi sono immediatamente buttata nella formazione per apprendere al meglio possibile ad utilizzare oli essenziali e rimedi naturali per riuscire ad aiutare Camillo e successivamente molti altri animali.

La fantastica docente che mi ha insegnato ad utilizzare questo metodo basato sulla Zoofarmacognosia Applicata, mi ha davvero aperto un mondo, e quando le ho raccontato di Camillo non ha esitato un attimo nel propormi di venire lei personalmente a fare le prime sedute con lui.


E così abbiamo fatto. Quella volta è rimasta a casa nostra per 4 giorni e abbiamo fatto un paio di sedute a Camillo più molte altre a gli altri cani di casa e di clienti.


Il giorno che lei doveva ripartire ci stavamo preparando per andare in stazione e all'improvviso ho notato Camillo agitarsi, stava per avere un attacco di panico.


In qualche minuto fu chiaro anche il motivo, stava iniziando un brutto temporale estivo.


Avevamo pochi minuti prima di dover andare, così abbiamo fatto una mini seduta e mi sono trovata davanti ad un bivio:


- fidarmi di questo "nuovo" metodo e lasciarlo a casa in preda al suo attacco di panico 


oppure


- caricarlo in machina come avrei fatto in passato per controllare che non si ferisse



HO SCELTO DI FIDARMI.

Ricordo perfettamente che dopo la seduta era ancora agitato. 

Ho chiuso la porta di casa con lui che cercava di infilare il muso per uscire.


Ci ho messo circa 45 minuti per andare e tornare dalla stazione e quando sono arrivata a casa ho dovuto attendere ancora diversi minuti in auto per riuscire a scendere tanto stava piovendo.


Finalmente potevo aprire la porta, ero agitatissima all'idea di trovarlo sanguinante con la casa mezza distrutta.


E invece mi è arrivato incontro salutandomi, ancora in iperventilazione (respirazione affannosa a bocca aperta) ma sano e la casa completamente intatta!


Anche gli altri cani sembravano stupiti, c'era una sorta di strana tranquillità nell'aria...


Da quel momento è cambiato tutto. 


Camillo non ha mai più avuto attacchi, lasciato sia in casa che fuori in giardino, dove adora stare ma non abbiamo mai potuto lasciarlo perché quando soffriva di attacchi di panico scappava.


Capodanno 2018 lo abbiamo passato a casa di amici controllando a distanza attraverso una videocamera e tutto è filato liscio.


Vorrei che tutti potessero conoscere questo metodo e che gli animali con difficoltà potessero essere aiutati.


Per questo motivo ho deciso di portare in Italia la mia docente e offrire a chi interessato la possibilità di frequentare questo corso.


Puoi trovare tutte le info sul primo corso italiano qui: www.petcoach.it/corso