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Memorie
Memorie di vite passate, per chi non c'è più e non ha potuto proferire una parola e dei testimoni che hanno parlato inseguito, fino allo sfinimento; nelle scuole, nei giornali, in TV e nei propri scritti, come autori e purtroppo vittime. I pochi che hanno potuto testimoniare... che hanno potuto urlare, tali orrori! Nel mio piccolo mi associo a quelle voci, e ripropongo i miei pensieri di vicinanza.
Memorie
Calvario osservato da lontano.
Spazi angusti e chiusi nei silenziosi addii.
Prima di questi vi furono respiri di dolori e poesie.
Pensieri proibiti, annullati dalla forza bruta del nazismo.
Campi di stermini.
Innocenti abusati
in nome di chissà cosa.
Nei libri leggiamo:
"Banalità del male!”
Male a un altro essere per razza diversa o per capriccio di vita.
Priva di ogni senso logico e morale.
Visti e trattati peggio di carne al macello.
Nessuno poteva entrarvi, per aiutarli, sorreggerli.
Neanche loro stessi e per i propri figli.
Derubati di ogni cosa,
della loro stessa pelle.
Né il freddo né il crematorio hanno potuto però estirpare
Il loro essere
La loro impronta
La loro dignità.
Quella elevata dalla spiritualità.
Sono andati via
lasciando dietro
ogni banalità, fine all'orrore.
Per chi è rimasto ha potuto testimoniare e riprendere
Con altri estremi sforzi
La propria vita che mai banale fu!
L'hanno fatto per amore
di chi non c'è più.
Per loro stessi
Riprendersi quella dignità e ridare
Il Terrore a chi l'ha inflitto.
Chi ancora:
"Perché non si ripeta più!”
Non hanno fallito loro
ma l'altra parte di non umanità.
Chi ha continuato a bombardare, chi ha detto che il male non esiste più
Con ipocrisia hanno seppellito altri.
Negli spazi più angusti
C'era la vita che si aggrappava
a ogni briciola di forza.
Come il pane razionato
per portarli più in là verso la morte.
Mentre lavori che mai finivano
Cadevano come macerie
uno sopra l'altro.
Meschini, mosconi, traditori
per poche monete
regalavano vite ai loro aguzzini.
Li deportavano con inganni sui monti,
ignari di cosa dovevano aspettarsi.
Poi viaggi infiniti
Selezioni
Strappi di vite.
In due direzioni
Il lato "Buono" dove finivano a lavorare fino a morire
Il lato "Sbagliato"
Vecchi, bambini
Direttamente nelle camere a gas.
Per chi? Cosa?
Banalità del male
Non dimenticherò mai!
Vincenza Liguori