Viaggio da sola, a volte

Viaggio da sola, a volte

Cos'è il turismo culturale

2020-06-16 16:56:12

Scrivo articoli, dando per scontato che tutti conoscono ciò che descrivo e che a tutti piace ciò che piace a me ma non è così. Mi piace viaggiare e il 70% dei miei viaggi sono culturali e il resto marini. In ogni caso unisco sempre le mie passioni: viaggi, mare, letture, pizza, conoscenza e musica.

Il turismo culturale, è una tipologia di turismo connessa alla cultura di una specifica regione o paese. L'interesse è rivolto ad entrare in contatto con elementi che caratterizzano una determinata area geografica o popolazione come la storia, l'arte, l'architettura, la cucina tipica etc...

Che si viaggi per entrare in contatto con una cultura diversa dalla propria, per visitare luoghi ed espressioni architettoniche particolarmente significativi per l’identità di un popolo o per partecipare a un evento, è un’esperienza di turismo culturale che si sta cercando. Ma soprattutto, è il fatto di intendere il viaggio come un processo di apprendimento a fare di chi sceglie un’esperienza di questo tipo un vero appassionato di turismo culturale.

Quando partiamo siamo motivati, sappiamo cosa vogliamo, perché visitiamo proprio quel luogo e non un altro, sappiamo o crediamo di sapere cosa stiamo cercando: per noi è molto più di una semplice occasione di svago e spensieratezza. Ci arricchisce.

Solo travel

Inoltre c'è anche il solo travel, ossia i viaggi solitari. Se siete entrati in questa pagina sapete che mi piace "viaggiare da sola, a volte", sì, perché non si è mai soli in viaggio, soprattutto per chi, come me, fa viaggi culturali: abbiamo sempre bisogno di una guida, di una persona che ci consigli il luogo tipico, la curiosità, la particolarità. A volte capita che chi fa turismo culturale fa anche solo travel, come me.

Perché fare turismo culturale?

Non si contano più gli studi che lo hanno dimostrato, il viaggio ha un effetto straordinariamente positivo sul corpo e sullo spirito: riduce lo stress, stimola la produzione di serotonina e la formazione di nuovi percorsi neurologici, allena l’abilità di problem solving e il pensiero laterale, traducendosi anche in un sensibile miglioramento delle prestazioni lavorative.

Il fascino che esercita l’idea di staccare tutto per ricaricare ha quindi un certo fondamento. Ma viaggiare, tanto più negli ultimi anni, significa molto più di questo: sempre più persone cercare nel viaggio un’esperienza di arricchimento personale, un modo per conoscere luoghi, persone, culture e, nella migliore delle ipotesi, conoscere un po’ meglio anche se stessi.