Digital Change Management per nuovi valori
Digital Change Managementla o "gestione del cambiamento digitale" è quel processo di innovazione culturale che è in grado di far fare un salto all'azienda verso l'apertura, verso la permeabilità, verso il rilevare dati utili per poter generare una l'esperienza utente soddisfacente nel lungo periodo.
Quindi bisogna abbassare i modelli gerarchici, la divisione in silos con comunicazione verticale, ma creare degli ambienti più dinamici, più autonomi con delega decisionale che comporti ovviamente anche un'assunzione di responsabilità intrinseca da parte dei collaboratori.
Bisogna prendere decisioni veloci, dover intervenire in un mercato con maggiore adattabilità e dover superare quelle che sono le regole della gerarchia, meno riunioni, ci si incontra 15 minuti la mattina per poter condividere le idee e sviluppare nuove strategie....
La leadership deve farsi carico di questo cambiamento creando degli ambienti dove le persone si possano confrontare e tirar fuori idee innovative.
Quindi possiamo dire che le nuove strutture devono essere orientate verso il fare, bisogna testare con la cultura del rischio anche rischiare di fallire ma bisogna agire; la delivery.
Bisogna essere focalizzati su quelle che sono le capacità e le responsabilità che ne derivano dalla delega e dalle decisioni..
Lavorando sulla condivisione di informazioni, sulla co-creazione e partecipazione ai processi aziendali e soprattutto con il sostegno della leadership che deve farsi portavoce di quei valori e deve trasmettere quelle che sono le direttive di struttura agile per poter essere più efficaci ed efficienti in un mercato competitivo.
Fino a oggi l'errore di fondo è stato quello di considerare la tecnologia come un prodotto a sé stante; lo acquisto, lo implemento e ottengo dei risultati ma nella realtà il "mindset", la cultura propensa al cambiamento e all'apertura, propensa a generare nuove idee fa la differenza non la tecnologia; la tecnologia diventa un fattore abilitante per sviluppare ulteriori capacità e sfruttare al meglio le proprie competenze per poter svolgere delle azioni conseguenti.
Ma ciò che veramente è fondamentale è imparare a vedere le cose diversamente, a testarle ed analizzare i dati, quindi creare più possibilità di contatto con l'utente/consumatore finale per poter rilevare dati qualitativi e quantitativi strutturati, e anche destrutturati, per poter intraprendere delle azioni che generino valore nell'esperienza dell'utente.
Bisogna creare dei piccoli team che producano idee innovative e successivamente le si integreranno prima negli "early adopter" all'interno dell'azienda e poi magari scalare a tutta l'azienda o addirittura al mercato se il test ha avuto successo.
Bisogna lavorare sui parametri principali: i valori dell'azienda, Incentivare la cultura del rischio e del fallimento per poter generare poi idee utili.
Bisogna trasmettere i propri valori che sono quelli di essere orientati al consumatore finale per poter ricreare un'esperienza unica e personalizzata.
Bisogna creare strutture con deleghe decisionali, quindi le persone devono assumersi le responsabilità di questa delega.
Bisogna anche creare fiducia all'interno e all'esterno dell'organizzazione, gestire le risorse, tenersi i talenti in casa o acquisirne altri dall'esterno, formarli, renderli consapevoli e dargli quel potere decisionale che gli permetterà di intraprendere nuove strade, seguendo la cultura del fallimento, di testare nuovi elementi, di analizzarli, renderli operativi e che quindi permetterà di generare valore.
Per fare questo bisogna creare una scala di incentivazioni, creare un ambiente (framework) dove ci sia la possibilità di crescere e di intraprendere nuovi percorsi all'interno dell'azienda.
In ultimo bisogna valutare le capacità; ogni professionista deve sviluppare quelle che sono delle capacità intrinseche che non evidenzia, come la resilienza, dato che verrà data delega e ci sarà responsabilità sul progetto per la delega, bisogna imparare a ricominciare con lo stesso principio di positività quando le cose non andranno bene.
Infine è necessario imparare a superare anche la presenza fisica; oggi la tecnologia permette di avere relazioni, rapporti e condivisione anche a lunghe distanze, senza dover per forza essere nello stesso luogo....