Uomo Vitruviano

Studio rivela: tutti i guariti dal Covid-19 sviluppano gli anticorpi

2020-05-05 17:17:02

Uno studio cinese pubblicato su Nature e condotto su 285 persone guarite dal Covid-19 ha evidenziato che dopo 19 giorni dall’esordio dei sintomi il 100% dei pazienti aveva sviluppato anticorpi IgG

Uno studio cinese pubblicato su Nature e condotto su 285 persone guarite dal Covid-19 ha evidenziato che dopo 19 giorni dall’esordio dei sintomi il 100% dei pazienti aveva sviluppato anticorpi IgG, ossia quelli che proteggono a lungo termine contro la malattia. I ricercatori hanno analizzato anche 52 possibili casi di Covid-19, negativi al tampone ma sospetti sulla base dei sintomi e del quadro radiologico; il test sierologico ha confermato l’infezione da coronavirus in 3 di questi pazienti. Il terzo punto chiarito dallo studio è l’utilità degli anticorpi: 164 individui entrati in contatto con pazienti positivi sono stati analizzati con tamponi e test sierologici; 16 di essi sono risultati positivi e hanno sviluppato gli anticorpi, ma anche in altri 7 soggetti con tampone negativo sono stati riscontrati anticorpi un mese dopo il contatto. Le indicazioni più importanti che questo studio ci fornisce sono 3:

1. un tampone negativo non corrisponde nel 100% dei casi ad una persona non malata di Covid-19;

2. tutti i malati sviluppano gli anticorpi, quindi la loro presenza permette di identificare con certezza tutti i positivi, ma solo a partire da tre settimane dopo la comparsa dei sintomi;

3. la presenza di anticorpi, però, non ci dice se il paziente ospita ancora il virus ed è quindi potenzialmente infettivo. 

Tamponi e test sierologici sono utili per identificare i pazienti affetti da Covid-19, ma entrambi hanno dei limiti, i primi di efficacia, i secondi di tempo. Quindi qualche caso positivo potrà sfuggire. Per questo è fondamentale ribadire l’importanza del distanziamento sociale, di lavare le mani e di indossare le mascherine anche per coloro che non hanno fatto il tampone, non hanno sintomi o sono risultati negativi, al fine di controllare l’espansione dell’epidemia di Covid-19. Inoltre l’identificazione dei pazienti guariti e quindi con gli anticorpi permetterà di capire se la guarigione, come nel caso di altre malattie virali, protegge da una successiva reinfezione. Se così fosse l’epidemia verrebbe notevolmente rallentata e il vaccino sarebbe più facile da preparare.

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