Uomo Vitruviano

È POSSIBILE RICARICARE LE MACCHINE ELETTRICHE IN MOVIMENTO E SENZA FILI?

2020-05-12 17:04:45

Due ingegneri della Stanford University stanno lavorando sulla possibilità di ricaricare un’auto elettrica mentre sfreccia lungo autostrade futuristiche costruite per fornire energia ai veicoli in modalità wireless

Tre anni fa i due ingegneri elettrici Shanhui Fan e Sid Assawaworrarit di Stanford costruirono il primo sistema in grado di ricaricare in modalità wireless oggetti in movimento. Tuttavia, la tecnologia era troppo inefficiente per essere utilizzata al di fuori del laboratorio. Pochi giorni fa i due hanno dimostrato che quella tecnologia potrebbe essere scalata per alimentare un'auto in movimento in strada, o un robot mentre lavora in un magazzino. I caricabatterie wireless trasmettono elettricità creando un campo magnetico che oscilla a una frequenza che crea una vibrazione risonante nelle bobine magnetiche del dispositivo ricevente. Il problema è che la frequenza di risonanza cambia se la distanza tra la sorgente e il ricevitore cambia, anche se di pochissimo. Tre anni fa Shanhui e Sid svilupparono un caricabatterie wireless in grado di trasmettere elettricità anche se la distanza dal ricevitore cambiava, incorporando un amplificatore e un resistore di retroazione che permettevano al sistema di regolare automaticamente la sua frequenza operativa al variare della distanza tra il caricatore e l'oggetto in movimento. Nel loro nuovo documento, i ricercatori mostrano come aumentare l'efficienza di trasmissione wireless del sistema dal 10% al 92%, sostituendo l'amplificatore originale con un amplificatore "switch mode" molto più efficiente. Il nuovo prototipo può trasmettere in modalità wireless 10 watt di elettricità a una distanza di 60-90 cm. Ma Fan afferma che non ci sono ostacoli nell’ingrandire il sistema per trasmettere le decine o le centinaia di chilowatt di cui un'auto avrebbe bisogno. I caricabatterie wireless non comportano rischi per la salute, ha affermato Assawaworrarit, perché anche quelli sufficientemente potenti per le auto produrrebbero campi magnetici che rientrano ampiamente nelle linee guida di sicurezza stabilite.

1