Unpensierofelice

Trasforma un’esperienza difficile

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Trasforma un’esperienza difficile

Vedi cara… 2° puntata

2021-09-11 10:08:23

Continuo il mio viaggio nel racconto delle difficoltà meno note, parlando ancora come paziente

Sei forte, sei una donna forte…

È sicuramente una delle farsi più frequenti che il paziente oncologico si sente dire. 

Dietro c’è un mondo di buone intenzioni. E sono quasi sicura di aver pronunciato anch’io quella stessa frase prima di diventare, a mia volta, paziente oncologico.

Le intenzioni, ripeto, sono buone.

Si vuole evidenziare fiducia, dare fiducia, si vuole dire che si è sicuri che il malato ce la può fare, ma si desidera anche manifestare comprensione (so che sarà difficile), si vuole dare coraggio (a se stessi e al malato), e molto altro.

Il risultato, le emozioni che si scatenano, sono spesso molto diverse dalle intenzioni.

Per me è stata una delle frasi più angoscianti.

So di essere una donna forte, e lo sapevo anche quando mi fecero la diagnosi, ma sapevo di esserlo diventata per i tanti problemi di vario genere già superati. Ben pochi nascono forti: la maggior parte lo diventano, e sanno che diventare forti comporta impegno, sofferenza, fatica. E poi, non di rado, si diventa forti perché non c’è nessuno ad aiutarci quindi, per non soccombere, ci si rinforza.

È inutile sapere che un’alta percentuale di pazienti guarisce dal cancro o che le probabilità di arrivare almeno alla remissione sono altissime: nell’immaginari collettivo la diagnosi cancro, la parola tumore, è tutt’ora una dura condanna, una sentenza di morte. Forse non sarà più così tra qualche generazione: lo spero.

Il momento della diagnosi viene vissuto con incredulità, ansia, paura, e la frase che molti usano per descriverlo è “il mio mondo è andato in pezzi”. Poi ci sono le fasi successive: operazione, terapie varie, e si scoprono emozioni inconsuete.

Sono davvero pochissimi i pazienti che non hanno mai un momento di sconforto, ansia, paura, o crisi di pianto, e sono rari quelli che non vorrebbero potersi abbandonare a qualcuno che li coccola e li protegge.

Vorremmo sentirci dire

Ci sono e ci sarò, per te. Permettimi di aiutarti. Dimmi cosa può aiutarti, ora o in futuro.

E invece sentiamo una dichiarazione di fiducia verso la nostra forza, ma siamo consapevoli di non essere mai stati così fragili!

E quella affermazione, sei una donna forte, rendeva impossibile, almeno per me, chiedere aiuto, dichiarare paure e sofferenze.

Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire, se non hai capito già.


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