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Percorsi insieme – Il Viaggio del Caregiver e l'istinto del guerriero

2022-08-27 19:35:41

Talvolta nel caregiver esplode quello che possiamo definire l’istinto del guerriero. Cos’è e cosa comporta.

Tra i problemi e le difficoltà della malattia vanno sicuramente annoverate anche le lunghe attese, le problematiche burocratiche, le difficoltà tecniche.

Problemi per il paziente, certo, ma anche per il caregiver. 

Guardiamo un attimo il mondo dalla prospettiva del caregiver.

Sono qui, con una persona che amo, che è in difficoltà, attendiamo da tempo, non capisco la logica burocratica, vedo che il paziente si stanca sempre di più, non sta bene. Non so cosa fare, mi sento totalmente impotente.

Ed ecco che esplode il guerriero, che cerca di proteggere, di difendere. Le armi sono urla, fine della pazienza, fino ad arrivare a prepotenza e arroganza.

A volte il caregiver è una persona che non ha mai urlato in vita sua, non ha mai scavalcato una fila, non si è mai arrabbiato in un ufficio pubblico. Ma ora quella gli sembra l’unica soluzione per non sentirsi completamente impotente, fallito. Più che un guerriero, è il campione, il cavaliere medievale che combatteva in difesa della donzella in pericolo.

In queste situazioni il paziente è sempre più a disagio, si fa piccolo piccolo, tenta di calmare, scuote la testa, dice: Non è niente, abbi pazienza…

Serve a poco. 

Quando ero paziente avevo ben due caregiver con l’istinto del guerriero: mia sorella, denominata Madre coraggio, assolutamente inarrestabile, e mio marito, ancora più battagliero.

Con mio marito avevo individuato due soluzioni.

  • La prima era quella di aver bisogno di un’infinità di piccole cose: mi vai a prendere l’acqua, mi compri i biscotti, ho dimenticato in macchina i fazzoletti…
  • La seconda era cercare il lato ironico di ogni situazione, dall’attesa all’impiegato imbranato del sistema sanitario. Ha funzionato spesso, e delle lunghissime ore in ospedale ricordo anche tante risate. 


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