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Percorsi insieme – Il mondo di paura del caregiver

2022-05-22 13:15:24

Paura e amore sono le due emozioni principali della nostra vita: il resto sono dettagli e sfumature. Paura e amore ci accompagnano, ci guidano, possono essere aiuti e ostacoli. 

E ci sono momenti in cui il mondo del caregiver si riempie di paura.

Chiariamoci: la paura ha funzioni importanti, serve. Per quanto fastidiosa e antipatica, serve. Se non altro, serve per sperimentare la soddisfazione di non soccombere alla paura.

La paura, anzi: le paure, del caregiver non sono identiche a quelle del paziente, pur avendo alcune similitudini.

Questo è uno dei motivi importanti di incomprensioni tra paziente e caregiver poiché la paura impedisce un dialogo profondo, ostacola la comprensione e l’empatia, inibisce l’ascolto dell’altro. 

Una volta comprese le proprie paure, è possibile accantonarle e dare aiuto e supporto.

Purtroppo spesso, troppo spesso, il caregiver si sente costretto a sopprimere la paura, creandosi una situazione di costrizione che danneggia lui (o più frequentemente lei) e pone una barriera col paziente.

Anche il caregiver affronta la paura della morte, paura generica e culturale, ma non preponderante.

Laddove il paziente teme di perdere il controllo, il caregiver ha invece paura di dover rendere spasmodico e assoluto il suo controllo, su tutto e tutti. In quwsto ambito è fortissima la paura di non farcela, di rivelarsi inadeguato, non abbastanza.

C’è la paura del cambiamento. Normale? Non proprio. Perché spesso c’è un importante cambiamento di ruolo che confina o coincide con un cambiamento di identità.

  • Non più moglie, ma badante.
  • Non più figlia, ma madre.
  • Non più madre, ma assistente sociale.

E poi c’è la paura dell’ignoto, di un futuro sconosciuto che, almeno nell’immediato, si presenta terrificante. E non di rado c’è il lutto da elaborare. Non un lutto fisico, ma il lutto per quello che era il paziente e forse non sarà più. 

Molto raramente si riesce a riconoscere, ammettere e accettare, la paura per se stessi, ma c’è ed è legittima.

Per molti il ruolo di caregiver coincide con il dover abbandonare tempi e spazi personali, talvolta promettenti carriere. E sempre, incombente, c’è la paura del giudizio altrui, del mondo, dei familiari che si defilano, ma valutano, controllano e pretendono dal caregiver ciò che loro non farebbero mai.

È essenziale che il caregiver trovi aiuto e comprensione per riconoscere ed elaborare le sue paure. 


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