Percorsi insieme – Caregiver, prendi fiato!

Per essere caregiver efficaci, efficienti, non è indispensabile avere competenze mediche o psicologiche, anche se spesso di acquisiscono.

Non serve una totale disponibilità, anche molti, troppi, caregiver finiscono per vivere in funzione di altri.

Ciò che è davvero essenziale, indispensabile, è saper prendere fiato.

È inutile negarlo: quasi tutti i caregiver hanno sperimentato situazioni di apnea psicologica, negano le loro necessità, sacrificano tutto il tempo, barcamenandosi talvolta tra lavoro e impegni familiari e tagliando, come prima cosa, il loro tempo libero.

Così non va.

Per aiutare non è fondamentale essere forti, ma essere saggi e sapersi ricaricare.

Chi sta bene garantisce una migliore qualità di aiuto. 

E allora… bando ai sensi di colpa e spazio al buonsenso.

Smetti di soffrire per quella settimana alle terme che non puoi fare ora, smetti di fantasticare su quella crociera di dieci giorni di cui ora non se ne parla. Smetti anche di mugugnare sul fatto che avresti bisogno di una lunghissima vacanza.

Scopri, invece, il potere dei minuti e delle cose piccole, ma solo in apparenza.

Io lo chiamo il potere dei cinque minuti.

Rilassamento, tecniche energetiche, meditazioni, visualizzazioni guidate, musica, sono tutte attività per cui bastano cinque minuti (e spesso solo tre) per ricaricarsi o sciogliere le tensioni.

Si può fare.

Ritagliarsi spazio personale di benessere, relax o ricarica, è fondamentale affinché l’attività di cura non diventi un esaurimento delle forze fisiche e psicologiche. 

Quindi, caro caregiver, quando ti ritagli i tuoi, e solo tuoi, cinque minuti un paio di volte al giorno non è egoismo, ma una diversa forma di supporto e cura.

Anche sul web, ad esempio su youtube, puoi trovare strumenti e, se deciderai per un percorso insieme, te ne potrò fornire molti.