Trasforma un’esperienza difficile
L’esperienza difficile e la chiamata
Torno sull’argomento del Viaggio dell’eroe, e in particolare su un momento: la chiamata.
Generalmente quando racconto del viaggio dell’eroe mi dedico agli archetipi, personaggi affascinanti la cui identificazione e comprensione è spesso di aiuto nella gestione delle esperienze, e delle persone.
Nel viaggio dell’eroe, però, c’è molto di più, e ogni pezzetto è estremamente affascinante.
La chiamata è un invito ad entrare in un nuovo mondo, la segnalazione o l’intuizione di un compito da svolgere, di qualcosa da fare. Si può accettare o rifiutare. Accettandola si trova un mentore e poi bisogna decidere di varcare la soglia e partire verso l’ignoto. Ve lo racconterò un’altra volta.
In molte esperienze difficili è contenuta una chiamata.
Ovviamente non sempre è facile identificarla, e spesso è, invece, molto semplice far finta di non sentirla.
Ricordi Luke in Guerre stellari? La sua chiamata è l’intercettazione, del tutto casuale, del messaggio della principessa Leila. L’ascolta, e la vita, o il destino, gli dà un’ulteriore spinta piuttosto violenta affinché inizi davvero il suo viaggio: la distruzione della fattoria e la morte degli zii.
In Harry Potter possiamo riconoscere, in ciascun libro di per sé e nell’intera saga, lo schema del viaggio dell’eroe. Lui è il prescelto, e la sua prima e fondamentale chiamata è l’uccisione dei genitori da parte di Vordemort. Questa è una chiamata che lui non può accogliere: è praticamente un neonato. Così arrivano i richiami. Nel primo libro la chiamata è rappresentata dalla lettera che gli annuncia l’iscrizione alla scuola di magia.
Passo a momenti un po’ più banali.
Quando sono stata assunta, a Milano, per il mio primo lavoro, ho caricato i miei abiti in macchina e sono partita. Una breve sosta, per salutare degli amici a Bologna, e i ladri mi vuotarono l’auto. Un’esperienza non realmente drammatica, ma neanche piacevole. Il messaggio era molto chiaro: la tua vita cambia e, se vai oltre, non torni indietro.
Nelle esperienze difficili ci sono paure da affrontare, cambiamenti, lezioni da imparare, compiti da realizzare. In ciascuno di questi è insita una chiamata. Sta a noi identificarla e, volendo, accettarla.
Ma… quante volte, a ciascuno di noi, è capitato di ripetere più volte esperienze difficili molto simili tra loro?
Io penso che alla base ci sia una chiamata a cui non vogliamo rispondere, ma che è fondamentale per il nostro compito nella vita, o per la nostra evoluzione. E sì, a volte mi sono detta che era meglio accettarla subito, quella benedetta chiamata, invece di rispondere picche o tergiversare!