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Trasforma un’esperienza difficile

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Il caregiver arrabbiato - Le relazioni che cambiano

2022-11-20 10:08:12

Un’altra situazione particolare, ma non rara, che rischia di deteriorare le relazioni, in particolare quella tra caregiver e paziente, ma anche tra familiari, amici e paziente. 

Vediamo cosa accade e cosa è possibile fare.

Ogni paziente riceve dal medico prescrizioni e numerose indicazioni: alimentazione, comportamenti, abitudini da instaurare o da abbandonare. Sfido poi chiunque, paziente, caregiver o amici, a non cercare informazioni sul web!

Ed ecco un elenco, più o meno lungo, di cosa da fare, cibi da mangiare o da evitare…

Cosa accade, frequentemente, a questo punto?

Il paziente non segue tutte le indicazioni. 

Posso fare infiniti esempi, tutti reali, di situazioni di questo tipo.

  • Un amico ha problemi di reni, è a dieta rigorosa, sa che è solo questione di tempo, e neanche tanto, per dover passare alla dialisi. Eppure non rinuncia al ristorante, alla brioche con la crema a colazione, e altre trasgressioni.
  • Ad un’amica è stato asportato un melanoma, e ha fatto anche radioterapia. Non rinuncia ad esporsi al sole, per lunghe ore.
  • Un altro ha problemi polmonari. È molto attento a tutti gli aspetti della sua vita, prende tutti i farmaci, sempre all’ora giusta, fa ginnastica e lunghe passeggiate, ma dimentica sempre di fare gli esercizi di respirazione.

Le persone vicine al paziente, in primis il caregiver, si arrabbiano, insistono, non capiscono, brontolano, urlano… tutte manifestazioni di preoccupazione.

Il paziente si sente oppresso, non si sente compreso.

E le relazioni si deteriorano, a volte vanno in frantumi.

Bisognerebbe parlarsi, bisogna comprendere.

Dietro ad ogni comportamento, soprattutto quelli sbagliati o incoscienti, di un paziente c’è un motivo, probabilmente inconscio, ma c’è un motivo.

Può essere, certo, una questione di paura o di rifiuto della malattia, o di pura e semplice incoscienza, ma più spesso dipende dalla graduatoria dei valori, assolutamente personali e soggettivi.

Dialogare col paziente e farsi spiegare i motivi di questi comportamenti sarebbe la soluzione ideale, ma non è sempre percorribile.

Allora diventa essenziale il cercare di comprendere, mettersi nei panni del paziente, usare l’empatia, e accogliere le sue motivazioni.

Se riusciamo a capire e accogliere, spesso, diventa più semplice aiutare.

E, in ogni caso, comprensione e accoglienza evitano arrabbiature, liti e fratture delle relazioni.

Con un’avvertenza: comprendere e accogliere non significa fregarsene, ma avvicinarsi maggiormente all’altro.


Le relazioni che cambiano - Percorso insieme al caregiver, ai familiari, agli amici
Percorsi insieme – dalla diagnosi alla felicità Un percorso di mentoring e coaching dedicato al caregiver, a familiari e amici del paziente, per migliorare e gestire le relazioni costituito da 6 incontri, compreso il primo incontro esplorativo gratuito.Per familiari e amici, per chi si prende cura di una persona amata che ha ricevuto diagnosi antipatiche, è importante prestare attenzione alle relazioni, sia quelle nuove con medici e terapeuti, sia quelle che cambiano, prima di tutto con il paziente.Che tipo di aiuto si può dare al paziente nel gestire le relazioni con i terapeuti? Come aiutarlo? Come dialogare con i medici?Non so se ti è capitato tutto questo: la mia esperienza dice che non è tutto semplice.Il percorso inizia da qui, con un pizzico di teoria, qualche tecnica e un po’ di esercizi.Il passo successivo è delicato.Il caregiver si trova catapultato in una relazione di aiuto e, nel contempo, si ritrova a gestire un cambiamento della relazione con il paziente stesso.Il genitore a cui chiedevamo consigli e supporto ora ha bisogno di noi, e il rapporto è rovesciato.L’amico di una vita è diventato fragile, è cambiato, non sappiamo più come comportarci.È importante dotarsi di strumenti per capire e di tecniche per agire, senza, però, dimenticare di trovare le risorse necessarie per affrontare l’esperienza.Il primo incontro è gratuito ed esplorativo: serve a te per capire se vuoi procedere, e a me per capire se ti posso aiutare e come. Ogni incontro dura circa 1 ora e si svolge via skype.Tecniche - Spiegazioni - EserciziParleremo di:definire e comprendere la relazione con i terapeutisupportare il paziente nella visita medica e nelle terapiecos’è la relazione di aiutocomprendere la relazione e le emozioniascoltare, dialogare e chiederetrovare le risorse 
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