Trasforma un’esperienza difficile
Il Paziente e il viaggio dell’eroe: dal guerriero al mago
Nell’eroico viaggio del paziente tutti gli archetipi, e tutti i passaggi, sono speciali, importanti. Uno, però, si distingue: dal guerriero al mago.
Il passaggio dall’archetipo del guerriero a quello del mago è speciale. Un po’ perché arrivare al mago significa iniziare il percorso di ritorno verso casa, e verso il premio del viaggio, e un po’ perché, pur essendo importante, “normale” è spesso misconosciuto e talvolta persino contrastato.
Il paziente stesso si definisce frequentemente guerriero, e chi gli sta intorno lo invita a combattere.
Si pensa alla lotta contro la malattia, spesso la lotta per la sopravvivenza. Si combatte per reagire, per accettare le cure, e i relativi effetti collaterali, per alzarsi ogni giorno, per andare avanti e per guardare oltre.
Gli aspetti più importanti del guerriero sono l’assertività e la capacità di reagire. Ma questo non è tutto.
Ad un certo punto è essenziale smettere di combattere e imparare a trasformare: passare dal guerriero al mago.
E si teme che smettere di lottare possa significare abbandonarsi alla malattia. Tutt’altro!
Il guerriero ha imparato ad essere forte, e lo ha dimostrato. Quella forza ora è sua, per sempre, ed è tempo di imparare ad essere potenti.
Per molti il passaggio da guerriero a mago avviene quando ci si comincia a chiedere
- cosa posso imparare da questa fase della mia vita
- cosa posso fare di me, del mio tempo, della mia vita, visto che ciò che facevo prima della diagnosi mi è precluso, o limitato.
Si inizia così. E si diventa mago.
Il mago trasforma, prima di tutto la difficoltà in risorsa, ed è partecipe della creazione. Il mago scopre di essere potente e la forza fisica del guerriero diventa potenza interiore.