Unpensierofelice

Trasforma un’esperienza difficile

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Trasforma un’esperienza difficile

Il caregiver e il medico curante

2022-06-12 15:03:14

La relazione tra il caregiver e il medico curante è un delicatissimo equilibrio in cui il protagonista è il paziente.

Una delle prime domande che viene fatta al paziente è Chi vuole che sia informato delle sue condizioni di salute?

Una domanda apparentemente ovvia che genera tantissime possibili conseguenze.

Parto dalla mia storia di paziente, e da alcuni esempi di vita vissuta, per considerazioni più generali.

Quando ero in ballo con le operazioni e le terapie per il tumore avevo dato come riferimenti mio marito e mia sorella. Marito ansioso e cardiopatico, sorella ultra-presente. Io ero cosciente e consapevole della situazione e, in linea di massima, tutto è filato liscio.

Più recentemente, operata d’urgenza per peritonite, il riferimento che ho dato è stata mia sorella.

La situazione era ben diversa da quella precedente: mio marito non stava bene, il covid imperversava, e per mia sorella era impossibile raggiungermi. E ci sono stati problemi.

Mia sorella, indicata caregiver principale, riteneva suo diritto essere informata. I medici, assillati da covid ed emergenze, non ritenevano necessario informare nessuno. In realtà persino io, paziente in pieno possesso delle mie facoltà, non riuscivo ad ottenere notizie complete sulla mia salute da medici imperiosi e disattenti. 

Circostanza ancora diversa quella di un’amica che non vuole sapere niente e ha delegato totalmente al marito il dialogo col medico.

Lei si nega, il coniuge si angoscia, e il medico ha difficoltà di gestione.

E poi ricordo l’ultima ospedalizzazione di mio padre, tanti anni fa, con una legge diversa: era dato per scontato che il referente alternativo al paziente fosse il coniuge.

Peccato che la mia matrigna, lungi dal delegare ufficialmente la responsabilità, rifuggisse poi nella pratica da ogni decisione. Mio padre non era in grado di comprendere e scegliere, lei rifiutava ogni scelta e ogni firma, i medici avevano bisogno di scelte. Una situazione di stallo totale da cui siamo usciti solo con l’accordo di firme congiunte mie e dei miei fratelli.

Tutto questo per dire che esistono situazioni molto sfaccettate, spesso complesse e di difficile gestione.

Il caregiver ha il non facile ruolo di essere in messo tra medico curante e paziente, diventando invisibile se e quando il paziente è presente o protagonista nelle emergenze o quando il paziente si nega.

Per qualcuno, caregiver, non è facile assumersi responsabilità, per altri è difficile rimanere dietro le quinte. 

Per questo, e per altri mille motivi, ritengo che il caregiver abbia necessità di un supporto per non soccombere emotivamente al difficile ruolo.


Le relazioni che cambiano - Percorso insieme al caregiver, ai familiari, agli amici
Percorsi insieme – dalla diagnosi alla felicità Un percorso di mentoring e coaching dedicato al caregiver, a familiari e amici del paziente, per migliorare e gestire le relazioni costituito da 6 incontri, compreso il primo incontro esplorativo gratuito.Per familiari e amici, per chi si prende cura di una persona amata che ha ricevuto diagnosi antipatiche, è importante prestare attenzione alle relazioni, sia quelle nuove con medici e terapeuti, sia quelle che cambiano, prima di tutto con il paziente.Che tipo di aiuto si può dare al paziente nel gestire le relazioni con i terapeuti? Come aiutarlo? Come dialogare con i medici?Non so se ti è capitato tutto questo: la mia esperienza dice che non è tutto semplice.Il percorso inizia da qui, con un pizzico di teoria, qualche tecnica e un po’ di esercizi.Il passo successivo è delicato.Il caregiver si trova catapultato in una relazione di aiuto e, nel contempo, si ritrova a gestire un cambiamento della relazione con il paziente stesso.Il genitore a cui chiedevamo consigli e supporto ora ha bisogno di noi, e il rapporto è rovesciato.L’amico di una vita è diventato fragile, è cambiato, non sappiamo più come comportarci.È importante dotarsi di strumenti per capire e di tecniche per agire, senza, però, dimenticare di trovare le risorse necessarie per affrontare l’esperienza.Il primo incontro è gratuito ed esplorativo: serve a te per capire se vuoi procedere, e a me per capire se ti posso aiutare e come. Ogni incontro dura circa 1 ora e si svolge via skype.Tecniche - Spiegazioni - EserciziParleremo di:definire e comprendere la relazione con i terapeutisupportare il paziente nella visita medica e nelle terapiecos’è la relazione di aiutocomprendere la relazione e le emozioniascoltare, dialogare e chiederetrovare le risorse 
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