Dalla difficoltà alla risorsa

Le esperienze difficili capitano a tutti. Ma intendiamo su cosa significa esperienza difficile. Alcune esperienze sono riconosciute da tutti come difficili: il lutto, la malattia grave, sia che la diagnosi antipatica capiti a noi che ad una persona cara. Altre hanno maggiore soggettività, come un divorzio o il licenziamento. Altre ancora sono difficili per chi le vive, ma non sempre vengono riconosciute come tali dalle persone intorno a noi.

Ogni esperienza difficile ha delle peculiarità, ma tutte, proprio tutte, hanno una cosa in comune: se vengono elaborate diventano risorse.

Si dice che il tempo guarisce, e talvolta guarisce davvero perché tutti abbiamo il potenziale di elaborare le nostre esperienze complesse. Altre volte il tempo ci permette solo di seppellire le esperienze difficili, ma in questo caso hanno la tendenza di riemergere all’improvviso, e generalmente nei momenti in cui danno più fastidio, più o meno come un cibo mal digerito. 

Se elaborata, l’esperienza difficile diventa una potentissima risorsa. 

Lo affermo, ovviamente, perché ho vissuto in prima persona, e più volte, questa realtà, e lo dico perché moltissime persone l’hanno sperimentato.

Occuparmi di gestione delle esperienze difficili è, forse, parte del mio compito nella vita, del mio dharma o del mio destino. Ne ho avute diverse, e ho impegnato molti anni per la mia crescita personale e, a un certo punto della mia vita, mi sono accorta di poter usare ciò che ho imparato per trasformare ogni difficoltà in risorsa.

In particolare, avendo vissuto una diagnosi antipatica, mi dedico all’elaborazione dell’esperienza della malattia, sia per aiutare chi ha ricevuto la diagnosi, sia per supportare i familiari e gli amici del paziente, attraverso percorsi diversi. Questo è un grande progetto, iniziato scrivendo uno due libri Quattro passi in galleria – quando non vedi la fine del tunnel, arredalo e L'eroe e il paziente. È proseguito sviluppando corsi, tecniche, esercizi, e prototipando il percorso grazie alla scuola PNL Evolution. Poi sono andata avanti, trovando anche un nome complessivo al progetto: #unpensierofelice. Ed eccomi, oggi, pronta a divulgarlo.

Nel frattempo è arrivata la pandemia, e ho usato le competenze anche per elaborare l’esperienza del covid. 

Ulteriori sviluppi… sono in mano al futuro.