Tonia Caruso

LA STORIA DEL SERPENTE E LA LUCCIOLA Racconta la leggenda, che un serpente inseguiva una lucciola per divorarla. Il piccolo insetto faceva l'impossibile per fuggire dal serpente. Per giorni fu una persecuzione intensa. Dopo un po' di tempo, la lucciola stanca ed esausta si fermò e disse al serpente: Posso farti tre domande? Il serpente le rispose: - "Non sono abituato a rispondere a nessuno però siccome ti devo mangiare, puoi chiedere!" - - "Domanda numero 1: appartengo alla tua catena alimentare?" - chiese la lucciola. "- No!" - rispose il serpente. - "Domanda numero 2: Ti ho fatto qualcosa di male?" - disse la lucciola - "No, assolutamente!" - Tornò a rispondere il serpente. - "Domanda numero 3: E allora.... perché vuoi mangiarmi?" - "Perché non sopporto vederti brillare!" Morale: In varie occasioni può capitare di incontrare persone che ti criticano, condannano, etichettano, sebbene tu non abbia mai fatto loro qualcosa di male, e malgrado tu ti sia dimostrato gentile con loro. E tutto ciò avviene perché, così come la lucciola, possiedi la tua luce interiore, illumini il tuo cammino e il cammino di molti che camminano nell'oscurità. Brilli più degli altri, come fa la lucciola di notte e questo è difficile da sopportare per alcune persone, perché non hanno quella luce interiore, quel brillìo proprio e soffrono vedendoti brillare. Sono persone che vivono nell'infelicità. Tu non smettere mai di essere te stesso, di illuminare con quella tua luce, anche se questo dà fastidio a coloro che vivono nella totale penombra. “I serpenti che mangiano le lucciole non capiscono che poi rimangono al buio per sempre. “ 🌙⭐Buonanotte⭐🌙

Tonia Caruso

Ho cominciato a lavorare subito dopo il diploma di scuola media superiore come commessa in un centro commerciale. Quell'impiego mi ha formata in tutti i sensi, ero una ragazzina senza esperienza che lì ha imparato a relazionarsi con le persone, ad ascoltarle, a cercare di risolvere i loro problemi e fare fronte alle loro esigenze. Così è passata tutta la mia gioventù, nonostante avessi cambiato diversi lavori, tutti mi impegnavano tutta la giornata e tutta la settimana e quando dovevo comprare qualcosa dovevo fare i salti mortali. Mi mancava il tempo per me, per le mie cose, la mia libertà, quella routine mi dava una noia mortale, quella vita mi stava stretta. Mi sentivo in gabbia! Quando ho scoperto di aspettare un figlio, ho realizzato che non aveva senso metterlo al mondo se poi io non avrei potuto stare con lui, vederlo crescere, viverlo... Ciao, sono Tonia, ho 30 anni e da un anno faccio la Networker! Ho scelto questa attività dopo che è nato Andrea ed oggi mi sento libera di vivere la vita che per anni ho vissuto solo nella mia immaginazione

Tonia Caruso

Sarebbe da imprimerlo nella pelle, nel cuore, nella mente e metterlo in pratica ❤

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