Tommaso Vicentini

Logistica alimentare

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Il “Troi dai Tumiezzins” al Monte Amariana

2018-12-09 16:37:13

Il Troi dai Tumiezzins (pronuncia in dialetto carnico tradotto come il sentiero dei tolmezzini ) Tra i vari itinerari possibili per raggiungere la cima del Monte ’Amariana, accessibili anche ai non alpinisti, quello senz’altro più particolare e suggestivo sale sulla parete Ovest che domina imponente la conca di Tolmezzo in provincia di udine, capoluogo della Carnia. L’accesso avviene attraverso il rio Citate, scavalcando la poderosa briglia che lo sbarra, vera soglia d’ingresso a questo singolare ambiente.Ettore Castiglioni nella sua guida “Alpi Carniche” del 1954 cominciava così la relazione su questo itinerario che aveva visto la sua prima salita “alpinistica” nell’estate del 1907 ad opera di Carlo Pepe e Riccardo Spinotti, ma che sicuramente era già stato salito da cacciatori locali: “Per la Forca Citate, ore 4; è l’itinerario più breve , ripido e faticoso, ma molto meno difficile e acrobatico di quanto possa sembrare osservando da Tolmezzo lo scosceso versante O dell’Amariana; 1° grado.” Difficoltà: tratti di 1°grado con qualche breve passo un po’ più difficile, lunghi tratti ripidi ed esposti, necessità di allenamento e passo sicuro. Nel tratto del rio Citate particolare attenzione per l’instabilità dei massi rocciosi. Questo tratto va inoltre evitato durante i temporali.Descrizione: di fronte alla palestra di roccia del Monte Strabut si risale l’enorme conoide detritico dell’ Amariana e si punta alla grande briglia che sbarra il rio Citate, salendo, in ultimo, sul lungo e ben visibile argine.Con breve passaggio roccioso e una passerella in cemento si accede alla briglia. INFO : https://www.geoparcoalpicarniche.org/it/geotrails/conoide-rivoli-bianchi/

L’itinerario dei Rivoli Bianchi permette di scoprire le caratteristiche geologiche e geomorfologiche che rendono quest’area un geosito di interesse sovranazionale. Il percorso, realizzato in collaborazione con il CAI-Sezione di Tolmezzo e con la Città di Tolmezzo, è dotato di pannelli che forniscono informazioni riguardo alla geologia dell’area, al tipo di roccia affiorante (la Dolomia Principale) e alle testimonianze fossili qui rinvenute (tra cui megalodonti e gasteropodi), e anche alla flora e alla fauna tipici degli ambienti di ghiaione.

Lasciato l’abitato di Tolmezzo e salendo lungo la strada che porta a Illegio, si raggiunge il punto di partenza in corrispondenza di una piazzola di sosta presso la palestra di roccia, dove è possibile parcheggiare e dove si trova il primo geostop.

Da qui si prosegue a piedi, lungo un percorso ad anello che sale lateralmente al conoide fino a raggiungere la briglia di contenimento, e scende compiendo una piccola deviazione che porta a un grande masso particolarmente ricco di megalodonti. Dalla briglia in poi, a causa della mutevolezza di questo ambiente, considera la traccia .gpx solo come indicativa; questo perché, a causa di possibili colate avvenute in seguito della costruzione dell’itinerario, il sentiero potrebbe avere subito modifiche.