Three the Movie

Non c'è verità, c'è solo percezione

Three the Movie

Non c'è verità, c'è solo percezione

La distribuzione: il “collo di bottiglia“ di ogni produzione

2021-01-16 15:40:08

Non ho fatto un film per vederlo nel salotto di casa mia. Fare un film e tenerlo chiuso nel cassetto, è molto peggio che non averlo mai fatto!

Elisabetta, non sei nessuno...
Per avere potere contrattuale con le case distributrici, devi guadagnarti delle medaglie!


Queste le parole di uno dei grandi maestri del Cinema italiano, il regista Giuliano Montaldo, che ebbe la pazienza di vedere il mio film e di ricevermi a casa sua per un consiglio paterno.

Mai stata tanto d'accordo su queste affermazioni.

Fotogramma dal film "Threethemovie"


Dovevamo far tesoro di un parere così autorevole, così decidemmo di intraprendere la strada dei Festival Internazionali.
Ce ne sono moltissimi in giro per il mondo e selezionammo quelli che ci sembravano più competitivi e meglio organizzati.
Nei Festival esteri, contrariamente a quelli italiani, non veniva richiesta la prima visione (se un film era già stato presentato in un altro festival o aveva avuto una "release", voleva dire che il film era di qualità!).

Dopo circa due anni di peregrinazioni a diverse latitudini e longitudini, riempito il medagliere, ci volgemmo alla ricerca di una distribuzione.


Poster in inglese del film "Threethemovie"



Per un Indipendente è difficile accedere a una distribuzione cinematografica.
Molto spesso il distributore interviene già durante la produzione del film affinché questo risponda a precise regole commerciali. Ne eravamo al corrente, ma nessuno ci prese in considerazione e la bontà del progetto non era condizione sufficiente.

Tuttavia, non aver coinvolto una distribuzione in fase di produzione ci ha consentito la massima libertà espressiva.


Fotogramma dal film "Threethemovie"


Rifiutammo ogni offerta di agenti che ci avrebbero trovato un distributore a fronte del pagamento anticipato di qualche migliaia di euro.
Nella ricerca di una distribuzione, ebbe molto peso la data del visto di censura, 9 dicembre 2014, bastavano pochi giorni e il film avrebbe avuto un anno in meno! Sicché aveva già tre anni nei mesi di ricerca e, anche se le tematiche erano e sono ancora attualissime, poco contava.

Fotogramma dal film "Threethemovie"

Ho sempre voluto credere che le cose accadano, se devono accadere e se non sono accadute probabilmente mi sono risparmiata un cattivo affare.
Gli accordi di distribuzione di solito funzionano bene solo per i distributori: devono essere loro i primi a rientrare dalle spese, quindi i primi incassi sono per loro e anche i secondi probabilmente, poi, forse, avremmo visto i nostri soldi.
Fu così che nell'ottobre 2017, organizzammo autonomamente la prima del film a Roma in un paio di sale della capitale. Di lì a un mese un'associazione lo presentò in una multisala di Foligno.

La distribuzione in sala non dà grandi guadagni. E' solo lusinghiero proiettare il film su grande schermo.

Fotogramma dal film "Threethemovie"

Più remunerativi sono i passaggi in televisione.
Per il piccolo schermo, il maestro Montaldo ci consentì un colloquio a Rai Cinema. Rimasi però sconvolta quando il settore "Programmazione Culturale" ci disse che avrebbe dovuto sottoporre il film ai "Pubblicitari": solo se il film poteva essere interrotto in più punti per gli stacchi pubblicitari, lo avrebbero acquisito (!).

La possibilità di alcuni passaggi televisivi non è ancora del tutto preclusa in altre emittenti, sia italiane che all'estero e su questa opzione stiamo ancora lavorando.

Fotogramma dal film "Threethemovie"


Anche nella distribuzione online, se non si sta attenti, ci sono dei tranelli.
Ci ha dato visibilità, non grande guadagno, rientrare in una card in vendita alle casse dei Supermercati MD di tutta Italia. Ci sono altre distribuzioni online con le quali sono in corso trattative...

Abbiamo scelto Cam.TV per distribuire in autonomia il nostro film, ultimo passo e scelta coerente di una produzione indipendente che ha realizzato questo film senza alcun contributo pubblico e privato.

Una scelta di libertà per un film nato libero nel corpo e nello spirito.

Film friulano, indipendente, totalmente autoprodotto. Una scommessa vinta, un sogno realizzato
Selezionato da molti Festival Internazionali, ha ammaliato giurie, pubblico e critica e fatto incetta di riconoscimenti. Manuel Martin e Gloria Corradi introducono il film.
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