Three the Movie

Non c'è verità, c'è solo percezione

Three the Movie

Non c'è verità, c'è solo percezione

3 volte 3: 3 protagonisti, 3 antagonisti, 3 personaggi secondari

2020-09-14 17:29:54

9 personaggi e 9 vertici dell'Enneagramma. La geometria degli incontri: i punti, i lati e le diagonali, misurano le individualità, le distanze, le relazioni

Prima di scrivere la storia, è stato per me essenziale definire nel dettaglio i personaggi.
Per ciascuno di essi ho definito la fisiognomica, la corporatura, l'andatura, la psicologia, il carattere, segno zodiacale, l'enneatipo, la Sefirot (per le informazioni sull'Enneagramma e sull'Albero della Vita, si rimanda a un precedente articolo).
A ciascun personaggio ho poi attribuito un verbo per caratterizzare la personalità, la psicologia e il modo di esprimersi, immaginando per ciascuno di essi una storia precedente ed una successiva all'arco temporale del film.
Nel costruirli, ho voluto dar loro una dimensione multiforme e sfaccettata,> stando attenta a non cadere nei luoghi comuni. Ogni figura porta in sé conflitti interiori, sociali e  di relazione e  riveste un triplice ruolo, individuale, sociale e simbolico.
I personaggi indossano gli stessi indumenti, in quanto “icone” della propria condizione, ad eccezione della Donna Misteriosa, volutamente camaleontica che in ogni scena indossa un abito differente e molto appariscente.
Gli Antagonisti si collocano a un livello superiore rispetto ai Protagonisti, ruotano attorno ad essi, ma raccontano una storia cosmica, dove il conflitto è proiettato in una dimensione metafisica, super-umana e surreale.
A ogni personaggi corrisponde anche uno stato dell'anima (Paradiso, Inferno e Purgatorio) che si riferisce allo status del personaggio portatore di luce, di tenebre o in condizione di "espiazione".

Qualche spettatore accorto non tarderà a rendersi conto che il titolo “Tre” non si riferisce ai Protagonisti ma alla magia di questo numero ed al suo essere matrice della trama e degli intrecci del film.
Non è difficile individuare negli Antagonisti i riferimenti ad archetipi che popolano le storie della nostra infanzia o i racconti delle diverse culture: il vecchio saggio (il Cieco), la buona madre/il buon padre (Mons. Angelo), la figura ombra (la Donna Misteriosa).
Protagonisti e Antagonisti compiono un viaggio interiore che li porta ad una trasformazione.
Il finale è aperto, non risolutivo delle situazioni, e si presta a diverse interpretazioni.
Di seguito una descrizione dei personaggi che riguarda il loro vissuto, l'enneatipo e le caratteristiche psicologiche.
Si rimanda ad un successivo articolo, la descrizione delle caratteristiche fisiche, fisiognomiche e zodiacali.

Tre Protagonisti

Mehdi

Il Nome: "Guidato sulla retta via".

La "M": Segno grafico di singolare ambivalenza. La "M" è spesso vista come iniziale di male e di miseria, a volte come marchio di infamia. In realtà evoca piuttosto il ritorno alle origini del famiglia, della patria, del pianeta.
Il senso originario è legato ai flutti ed è conservato nella riduzione a mem della parola ebraica Maim. Tali acque non sono solo quelle rovesciate dal cielo sotto forma di diluvio ma anche quelle che sgorgano dalla terra come simbolo di fertilità e quelle prodotte sia dal mare sia dalla madre prima della nascita.


Stato dell'anima: Inferno
ENNEAGRAMMA: 6 
Il collaboratore fidato/leale (testa) – Paura/Coraggio
Il Sei ha molta immaginazione soprattutto per intuire quello che potrebbe minacciarne la sicurezza. Il dubbio è spesso presente, per questo interviene molto spesso più per contrapporsi a quello che l’altro dice che per esprimere il proprio parere.
Ama le situazioni chiare, il senso di sicurezza, la lealtà, avere il tempo di prepararsi, di adattarsi, fare l’avvocato del diavolo per verificare la sincerità dell’altro. Non ama l’autorità vaga e imprevedibile, il tradimento, la menzogna, le situazioni ambigue, gli imprevisti, i chiacchieroni, gli argomenti superficiali, cominciare qualcosa senza sapere dove si va, che si cerchi di far prendere lucciole per lanterne.
Quando è in preda al dubbio, il Sei si rovina la vita per eccesso di paura, quando controlla la sua passione, il dubbio è sempre presente ma il Sei sa trasformarlo in coraggio.
Mehdi è iraniano, mussulmano, ha una corporatura magra e l'andatura sciolta, capigliatura incolta, veste di nero e in modo poco curato. Inconsapevole di sé ha sguardo profondo e indagatore alla ricerca di sé e degli altri, è leale e devoto ad Allah e al Profeta Maometto.
Ama le situazioni chiare, ma suo malgrado si trova intrappolato in circostanze imprevedibili e ambigue. Non ama il tradimento, la menzogna, le chiacchiere, gli argomenti superficiali. A Udine fa il venditore ambulante di rose...
Il suo colore è il nero.


Pavel

Il Nome: "Poco grande".

La "P" è il simbolo del Palazzo, insieme orifizio orale, palato, e fortino monumentale, designa l'interno di un luogo inaccessibile - infatti la bocca è custodita dai denti come il castello dalle mura. La lettera indica quindi prove da superare.


Stato dell'anina: Purgatorio
ENNEAGRAMMA: 4 
L’artista/romantico (cuore) - Invidia/Equanimità (sentirsi in armonia con se stessi, in qualsiasi circostanza)
L’invidia è la sensazione permanente, a livello di cuore, che manchi qualcosa e che è necessario riempire questo vuoto.
Il Quattro, rincorre la pienezza come si corre dietro una chimera. Il più delle volte alla fine della strada c’è la delusione. La sua attenzione è rivolta a ciò che manca. L’esistente è per definizione insufficiente.

Ucraino, ebreo, di 23 anni. Magro, alto, occhi azzurri, carnagione chiara, capelli rasati e biondi, ha vivace immaginazione e perspicacia intuitiva.
Veste bene, predilige il grigio e le tinte neutre. Tende alla megalomania che nasconde dietro la gentilezza.
A Udine fa il garzone nella macelleria di un mussulmano.
Il suo colore è il grigio.

Irene

Nome: "Pace".

La "I" è lettera dell'iniziazione. Fortemente influenzata dall'alfabeto runico, del quale costituiva la base principale, la vocale esprime simboli contraddittori d'arma e di scudo, d'uomo e di serpente, d'elevazione e d'infinito.
Rappresenta in eguale misura le vie dirette e quelle periferiche utili agli smarriti per trovare la strada della verità.


Stato dell'anima: Paradiso
ENNEAGRAMMA: 2 
L’altruista (cuore) - Orgoglio/Umiltà
La sua indole mortificata sarebbe quella di dare consigli e incoraggiamenti, piacere e fare i regali, indovinare ciò di cui l’altro ha bisogno; essere al centro della vita del gruppo. La sua percezione del mondo è quella di non essere amata per se stessa, per quello che è. Ha un enorme bisogno di affetto che crede di poter meritare solo dando agli altri ciò di cui questi hanno bisogno.

Venticinque anni, friulana, carnica, cristiana. E' attenta a ciò che la circonda.
Preferisce rifugiarsi in progetti futuri anziché trasformare il presente.
Curiosità e generosità la rendono "accogliente" agli occhi degli altri, soprattutto a quelli di Pavel...
Il suo colore è il bianco.

Tre Antagonisti

Monsignor Angelo

Il Nome: Angelo, viene dal latino "angelus", che a sua volta deriva dal greco ánghelos "messaggero".
La "A" non solo inizia l'alfabeto, ma lo genera letteralmente.

La A predispone alla solitudine. Si tratta dello splendido isolamento del sovrano che regna trionfalmente sacrificando ogni senso di fraternità.


Stato dell'anima: Paradiso
ENNEAGRAMMA: 7
L’ottimista/epicureo (testa) – Gola/Sobrietà
Il Sette ama la diversità, l’avventura, i viaggi, lo scherzo, affascinare, fare progetti, accumulare piaceri. Non ama sentirsi prigioniero.
Sotto l’influsso della passione, quando ha paura di essere in trappola, si abbandona all’ingordigia. Quando controlla la sua passione continua ad avere bisogno di piaceri e di diversità ma riesce a incanalare le sue energie e a dare prova di sobrietà.

Monsignor Angelo è un prete come se ne vedono pochi.
Originario del Friuli Orientale, uomo di grande cultura e conoscitore esperto delle Valli del Natisone, parla correntemente la lingua slava, il tedesco e il friulano. Studioso di cultura balcanica e di islamismo, è legato al rito della messa in latino.
E' un uomo sensibile, ha una profonda conoscenza della natura umana, ama la buona tavola e il buon vino e cede al fumo. Ama distinguersi, affascinare. Non ama sentirsi prigioniero.
Mons. Angelo è per Irene più di un amico di famiglia e più di un padre spirituale. E' l'unico punto di riferimento della ragazza...

L'Uomo cieco

Stato dell'anima: Purgatorio
ENNEAGRAMMA:  1
L’idealista/perfezionista (pancia) – Collera/Serenità
L'Uno ha bisogno di una giusta causa sulla quale indirizzare la collera.
Dato che si proibisce ogni manifestazione emotiva, la sua collera è trattenuta.
Vive in conflitto tra rigidità e sensibilità. Ciò causa una tensione muscolare a volte percepita dagli altri.

Capelli e barba bianca. Sensibile, ironico, dai modi eleganti, ma a tratti brusco e cinico.
E' il mentore, la guida dei ragazzi: coglie le debolezze, sa cosa dire e cosa fare.
Si attiene a un codice di comportamento e a una morale.
Stima la correttezza, l'imperfezione lo irrita, è critico ed esigente. Non rimane indifferente, cerca di migliorare le cose.
Ha un buon intuito sulla moralità delle persone o di un progetto.
Sempre accompagnato dal suo cane e amico fedele Tobia, vende ciondoli al bordo della strada...

La Donna Misteriosa

Stato dell'anima: Inferno
ENNEAGRAMMA: 3
L’organizzatore/combattivo (cuore) – Menzogna/Verità
Il Tre percepisce di non essere amato per quello che è ma per quello che fa, quindi il suo sistema di valori si è sviluppato attorno alla fiducia in se stessi, alla prestazione, al prestigio, all’immagine di successo.
Sotto l’influsso della passione, quando si trova nel suo bisogno di riuscire a qualsiasi costo, il Tre si rovina la vita per troppa menzogna. Quando controlla la sua passione, scopre l’autenticità.

Enigmatica, molto bella e seducente. Si impegna in una sfida che diventa un’ossessione. Vuole vincere a tutti i costi.
E' impossibile farsi un'immagine di lei. E' camaleontica, veste molto glamour e sexy, o con uno stile fuori dal tempo e dalle mode. Ha la voce di velluto, il tono è suadente, ma il timbro ha qualcosa di oscuro...


Tre Personaggi "conduttori"

Il Novizio Edo

Il Nome: deriva dall'anglosassone Eadweard e significa "difensore della propria ricchezza". 

E' persona sensibile, più adatta a proteggere la fragilità altrui che la propria. 

La "E" è la più nobile e la più malleabile: accostato ad alcune consonanti, ha un suono stretto, brevissimo, con altre è posto più in rilievo; in alcuni casi risuona aperta come proclama. La “e” congiunzione serve come punto di transizione e di equilibrio insieme.


Stato dell'anima: Purgatorio
ENNEAGRAMMA: 9
Il mediatore (pancia) – Pigrizia/Determinazione
Il Nove cerca l’armonia e fugge i conflitti. Si crea attorno un’atmosfera di calma e tranquillità. Ha un contatto privilegiato con la natura.
Conciliante, riesce facilmente a mettersi al posto degli altri, talvolta al punto di dimenticarsi di ciò che lui stesso vuole.
Ha bisogno di tempo per prendere una decisione. Fare una scelta è sempre difficile e viene spesso vissuto come una rinuncia a una parte di sé.
Il conflitto lo terrorizza perché può portare alla separazione, che è dolorosa.
Ama la tranquillità, l’armonia, la natura, ascoltare, prendersi il tempo. Non ama dover litigare, dire di no, sentire l’impazienza degli altri.
Sotto l’influsso della passione, quando è nello stato di paura del conflitto, il Nove ha un eccesso di pigrizia. Quando controlla la sua passione, continua a privilegiare l’ascolto degli altri, ma riesce ad esprimere la propria opinione con risolutezza.

Il novizio Edo è originario dall'Est Europa (era clandestino anche lui?)
Sensibile, un po' ingenuo, fedele al suo impegno e osservatore degli insegnamenti di Mons. Angelo, è tuttavia attratto dalle opportunità che la vita comune avrebbe potuto offrirgli.
L'aspetto tradisce la sua innocenza. Ha un'aria trasognata, sguardo malinconico, ha una voce profonda che contrasta con il volto imberbe. Si esprime con pacatezza e dolcezza.
E' conciliante e tende a non dire mai di no.
Gli piace ascoltare e immedesimarsi nelle situazioni. Ha bisogno di tempo per prendere una decisione, fare una scelta è sempre difficile...

Omar

Il Nome: arabo che deriva dal verbo "amara" che  significa "vivere lungamente". 

La "O", l'occhio malvagio: resiste aggressivamente ad ogni evoluzione, si rifiuta persino al bello, al buono, al bene. Per contropartita, segnala l'oro, il metallo prezioso mistico.

Stato dell'anima: Inferno
ENNEAGRAMMA: 8
Il Capo (pancia) – Lussuria/Innocenza
L'Otto sprigiona un’energia potente. Si apre la strada con forza.
Cerca spesso il confronto per conoscere le motivazioni degli altri.
Vive le situazioni in maniera esclusiva: o tutto niente. Si arrabbia facilmente, a volte con veemenza, ma dura poco e, per loro, la questione è presto risolta.
Collera e azione gli permettono di sentirsi forti. E' resistente e tende ad essere eccessivo.
L'Otto è istintivo: il passaggio dall’impulso all’azione è breve.
Si considera un giustiziere. Ha poco interesse per le regole esistenti dato che preferisce imporre le proprie. Percepisce il mondo come duro e ingiusto.
Apparire debole è pericoloso. Il suo sistema di valori si è sviluppato attorno a forza, determinazione, coraggio e giustizia.
Sotto l’influsso della passione, quando ha paura di apparire debole, l'Otto si rovina la vita per troppo eccesso.
Quando controlla la propria passione l'Otto può riuscire a dosare la propria forza e scoprire l’innocenza. L’innocenza è quello stato in cui il mondo è considerato un luogo sicuro e nel quale è possibile allentare i propri meccanismi di difesa. In questo stato l'Otto accetta valori diversi dalla forza bruta e si lascia prendere dalla tenerezza e diventa capace di moderazione.
L’eccesso o lussuria, nella sua denominazione originale, non si riferisce soltanto a qualcosa di sessuale, ma a un bisogno viscerale di afferrare pienamente la vita: come un’enorme brama di vivere.

Omar è iraniano e amico di Mahdi.

Moro, occhi intelligenti, scuri, andatura armoniosa e sicura. Sprigiona un'energia potente, si apre la strada con forza. Ama controllare e dirigere. Cerca spesso il confront. Vive le situazioni in maniera esclusiva: o tutto niente. Si arrabbia facilmente, a volte con veemenza, ma dura poco e, la questione è presto risolta. Collera e azione gli permettono di sentirsi forte. Tende a essere eccessivo e l'eccesso o lussuria, nella sua denominazione originale, non si riferisce soltanto a qualcosa di sessuale, ma a un bisogno viscerale di af-ferrare pienamente la vita: come un’enorme brama di vivere.

L' Angelo

Giunge dal Nord, dal freddo.
Corporatura alta, capelli lunghi, lunghissimi, color nero corvino, occhi neri a mandorla, sguardo malinconico.
E' un solitario, come solitario è il suono della sua tromba che echeggia nelle strade di Udine. Sembra di passaggio, eppure...


Stato dell'anima: Paradiso
ENNEAGRAMMA: 5 - Il pensatore/osservatore (testa) Avarizia/Distacco.
Il Cinque è un solitario, trincerato nel proprio mondo interiore.
Osserva e prende le distanze, ama conoscere e comprendere.
Non ama le intrusioni nel proprio spazio vitale, le mondanità e il superfluo, il rumore, le domande sulle proprie emozioni, gli imprevisti, le dimostrazioni emotive, prendere le decisioni a caldo.

Sotto l’influsso della passione, quando ha paura di essere invaso, il Cinque si rovina per la troppa avarizia che nasce dalla paura della scarsità.
Allora il Cinque diventa avaro di tutto: del suo tempo, della sua presenza, del suo spazio vitale… si trincera nel mondo intellettuale.
Quando controlla la sua passione il Cinque continua ad aver bisogno di spazio vitale, ma accetta di vivere nel mondo, mantenendo sempre una certa distanza.


Foto di scena di Andrea D'Atri (Udine).


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