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Impianti intelligenti per un pianeta mig

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Prima della posa del nostro impianto a pavimento…

2020-02-13 10:38:18

Cosa è bene verificare per garantire un buon risultato finale? (Consigli per i proprietari di casa e per gli installatori PARTE 2)

In un precedente articolo ho cominciato a descrivere le operazioni di verifica che è consigliabile effettuare prima di iniziare la posa del nostro impianto a pavimento.


VERIFICA n°1: Assicurarsi che tutti gli altri impianti tecnologici (scarichi, impianto idrico, elettrico, ecc…) siano già stati ultimati e ricoperti con apposita caldana alleggerita di livellamento e che tale caldana abbia una sufficiente resistenza allo schiacciamento e sia perfettamente planare e pulita.

Per chi non avesse letto l’articolo precedente… ricordo che la resistenza meccanica della caldana può essere empiricamente testata con una semplice “camminata sui talloni” per qualche metro verificando di non aver lasciato impronte evidenti sulla sua superficie.


VERIFICA n°2: Assicurarsi che sia già stata posata la cassetta con i relativi collettori di distribuzione. Questi ultimi devono essere collocati possibilmente in zona centrale (rispetto alla planimetria dell’abitazione) e ad un livello più alto rispetto a quello di posa dei tubi

Il motivo della posizione baricentrica dei collettori è abbastanza ovvio: ogni ambiente potrà essere raggiunto facilmente con le tubazioni dell’impianto a pavimento, senza creare grossi squilibri nello sviluppo delle serpentine e ottimizzando il numero stesso di queste ultime (mi riprometto di descrivere in un prossimo articolo gli errori più frequenti che vengono commessi nel posizionamento dei collettori di distribuzione e le dirette conseguenze).


Invece il posizionamento ad un livello più alto rispetto al piano di posa delle serpentine serve per il corretto funzionamento dell’impianto. I collettori sono infatti dotati di apposite valvole di sfiato automatico dell’aria. Durante il funzionamento dell’impianto è inevitabile che con il tempo si vengano a creare delle piccole bollicine di aria nell’acqua che sta circolando all’interno delle tubazioni. Le bolle d’aria, all’interno di qualunque contenitore d’acqua, tendono a salire verso l’alto! Per questo motivo le valvole di sfiato, presenti sui collettori (posizionati ad un livello superiore rispetto alle tubazioni a pavimento), consentono la fuoriuscita automatica dell’aria che si forma nell’impianto a pavimento. 


Potrebbe sembrare un dettaglio insignificante, ma vi assicuro che non lo è! Immaginate una situazione del genere: la caldaia è installata in un locale tecnico al piano scantinato e i collettori di distribuzione sono collocati erroneamente a soffitto dello stesso locale caldaia; al piano superiore si sviluppano le serpentine del vostro impianto a pavimento, collegate proprio a quel collettore; ebbene, dopo qualche tempo di funzionamento, è molto probabile che alcune porzioni del pavimento rimangano fredde e non riescano a riscaldarsi. Quale può essere il motivo? La risposta la conoscete già: le bollicine d’aria si sono raggruppate a formare delle bolle più consistenti, nei circuiti a pavimento più sfavoriti, al punto da impedire in quei circuiti la regolare circolazione dell’acqua!


Proviamo allora a mettere in pratica i suggerimenti appena descritti. Immaginiamo di avere un’abitazione come quella dell’immagine seguente:

Come si può vedere, l’abitazione si sviluppa su due livelli sfalsati di qualche gradino (evidenziati da colori diversi). Se dovessimo decidere la posizione ottimale per il collettore di distribuzione del nostro impianto a pavimento… beh… sceglieremmo il ripostiglio centrale (R) e sceglieremmo la parete laterale destra, rispetto alla porta d’ingresso, nella sua porzione più alta (cioè con la cassetta che ha la base allineata al pavimento della porzione di abitazione ad un livello superiore).

In questa maniera avremmo un impianto con tutte le serpentine ottimizzate e con i collettori sicuramente più alti rispetto ad entrambi i livelli, in grado di “spurgare” automaticamente l’aria che si dovesse formare nel tempo all’interno delle tubazioni.

Vi do appuntamento al prossimo articolo, nel quale cercherò di proseguire con i consigli sulle verifiche da effettuare prima della posa del nostro impianto a pavimento. Ricordatevi che si tratta di semplici suggerimenti, piuttosto facili da attuare, ma che sicuramente ci aiutano ad ottenere un buon risultato finale: un impianto a pavimento che funziona correttamente, a garanzia del massimo comfort!


N.B. Fonte di alcune immagini: web



by Marco Colmari