Tekno Training

Impianti intelligenti per un pianeta mig

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Impianti intelligenti per un pianeta mig

Prima della posa del nostro impianto a pavimento…

2020-02-17 14:05:31

Cosa è bene verificare per garantire un buon risultato finale? (Consigli per i proprietari di casa e per gli installatori ULTIMA PARTE)

VERIFICA n°1: Assicurarsi che tutti gli altri impianti tecnologici (scarichi, impianto idrico, elettrico, ecc…) siano già stati ultimati e ricoperti con apposita caldana alleggerita di livellamento e che tale caldana abbia una sufficiente resistenza allo schiacciamento e sia perfettamente planare e pulita.

Vedi articolo PARTE 1.

VERIFICA n°2: Assicurarsi che sia già stata posata la cassetta con i relativi collettori di distribuzione, collocati possibilmente in zona centrale (rispetto alla planimetria dell’abitazione) e ad un livello più alto rispetto a quello di posa dei tubi.

Vedi articolo PARTE 2

 

Proseguiamo con le nostre verifiche preliminari, allo scopo di realizzare un ottimo impianto a pavimento, senza problemi o inconvenienti:

VERIFICA n°3: Assicurarsi che siano già stati posati gli intonaci, fino alla base delle pareti, e che siano già stati montati i controtelai delle porte interne.

L’impianto a pavimento non può essere posato in assenza anche di uno solo degli elementi che ho menzionato. Perché? Perché il primo elemento dell’impianto che viene posato è la cosiddetta “Fascia perimetrale”.

Quest’ultima è una fascia in polietilene espanso (o analogo materiale elastico) che va “incollata” alla base delle pareti perimetrali di tutti gli ambienti e serve a contenere le dilatazioni termiche che subirà il massetto radiante ad impianto acceso (ricordiamoci che qualunque materiale, una volta riscaldato, subisce delle dilatazioni!). E’ abbastanza evidente che per poter “incollare” la fascia perimetrale è necessario che gli intonaci siano già predisposti. Inoltre la fascia perimetrale deve essere posata anche in corrispondenza dei controtelai delle porte interne e questo implica necessariamente che questi elementi siano già stati fissati!

 

VERIFICA n°4: Assicurarsi che sia stata posata una barriera al vapore (semplice foglio in polietilene) negli ambienti soggetti a rischio di umidità di risalita.

Quali sono questi locali a rischio? Lo possiamo vedere nell’immagine soprastante:

  1. Locali su porticati esterni o con il pavimento comunicante con l’esterno
  2. Locali su scantinati o ambienti umidi
  3. Locali con il pavimento che poggia direttamente su terreno 

Si tratta di ambienti in cui può verificarsi il fenomeno della risalita di umidità. Per evitare che questa umidità possa andare a peggiorare le prestazioni dello strato isolante del nostro impianto a pavimento, è bene posare sul pavimento di questi locali, prima della posa dell’impianto, la cosiddetta barriera al vapore o al passaggio di umidità. Non è altro che un semplice foglio di polietilene, posato evidentemente con alcune accortezze:

i vari fogli di polietilene vanno posati con giunti sovrapposti per almeno 10 cm e perfettamente nastrati. Va bene il nastro da pacchi o comunque un nastro plastificato. Viceversa il nastro adesivo di carta non è assolutamente adatto! Allo stesso modo il risvolto sulle pareti o sulle superfici verticali dev’essere di almeno 10 cm. 

ATTENZIONE: quest’operazione è necessaria esclusivamente nei “locali a rischio”; negli altri locali comporterebbe solamente una spesa aggiuntiva.

 

VERIFICA n°5: Assicurarsi che siano già stati montati i serramenti esterni o perlomeno i controtelai in maniera da poter chiudere i fori finestra con un semplice telo in polietilene

A cosa serve questa precauzione? In realtà si tratta di una verifica che può essere eseguita anche immediatamente dopo la posa dell’impianto a pavimento. Infatti, avere dei serramenti chiudibili o perlomeno la possibilità di chiudere provvisariamente i fori finestra con alcuni fogli di polietilene, serve ad evitare che durante il getto del massetto di copertura dell’impianto possano crearsi delle correnti d’aria in cantiere.

Le correnti d’aria possono accelerare i tempi di asciugatura e maturazione del massetto, con conseguenze che possono essere anche gravi, a scapito del nostro impianto a pavimento.

 

A conclusione di questo articolo vorrei sottolineare l’importanza delle verifiche e delle precauzioni che ho elencato. 

Si tratta di 5 semplici consigli, che rimandano in alcuni casi ad operazioni di facile esecuzione. Sottovalutare questi aspetti può comportare un risultato finale inaspettato e che può compromettere il funzionamento stesso del nostro impianto a pavimento e del nostro comfort!

N.B. Fonte di alcune delle immagini: web

by Marco Colmari