Susanna Hawkwood

Omaggino per studiosi, sognatori e creativi di ogni genere

2019-08-30 23:07:00

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che necessitano di lucidità mentale, concentrazione e ispirazione. Vi capita mai di non riuscire a trovare la quadra per risolvere un problema, scientifico, letterario o creativo, a qualsiasi livello?

Che fate, allora? Vi sdraiate (potendo) e chiudete gli occhi, cercando di visualizzare il problema? Oppure uscite a camminare (sempre potendo) nella speranza che distrarsi o guardarsi attorno possa darvi un “la”? 

O ancora prendete distrattamente un oggetto, magari un animaletto di gomma o pelouche da strafugnare un po’ mentre siete persi in pensieri profondi sul significato della vita e della vostra opera? Meditate?

Bravi. Tutti i metodi elencati vanno bene, anche se magari non servono a una cippa. 

Non perché ci sia qualcosa di sbagliato, ma perché se manca un elemento, se manca il bandolo o l’ispirazione, eh, niente, manca. Si aspetta o si continua a cercare. 

Però, potrebbe esserci qualche cosa in grado di portarci davvero un diverso punto di visuale (non di vista), una diversa immagine mentale e -zac!- aiutarci a trovare la soluzione. 

Questa “cosa” è la Fluorite. 

Sì, un sasso. L’ho ben detto che è “una cosa”!

Ve la presento: 

La Fluorite, fluoruro di calcio, è una pietra bellissima, per cominciare. 

Non importa come la prendiate, giriate o quale sia la qualità o la provenienza.

È gnocca e basta.

La trovate spesso in piccoli ottaedri azzurri, violetti, verdi o, se siete fortunati, a bande sfumate di colore diverso, oppure in cabochon, collane o gioielli di vario tipo.

Io, però, qui intendo la Fluorite come mamma Terra l’ha fatta, nella sua forma più pura. 

Gli ottaedri, infatti, non sono la struttura cristallina naturale, che si presenta in forma massiva o in cristalli cubici, ma si ottengono dalla sfaldatura della roccia, o del cristallo stesso. Fantasiosa, crea strutture che sembrano città di qualche mondo alieno e fantascientifico. 

Tipo così, insomma: 

Non è bellissima? Non fa pensare a strutture aliene su mondi binari illuminati da tre diversi soli, per esempio?

O forse ispira formule di biochimica, molecole fantastiche ancora tutte da scoprire? 

Che dite? 

A volte, essendo una creaturina ricca d’ingegno e fantasia, si manifesta così, in forma ottaedrica, senza bisogno di colpetti sulle linee di sfaldatura, soprattutto tra le cime delle Alpi Occidentali: 

Questa è la rara e ricercata Fluorite rosa del Monte Bianco. 

Non trasparente come altre della famiglia, ma speciale, calda, sensuale, misterica e suadente. 

Le varietà russe, invece, a volte sono talmente trasparenti da sembrare cubetti di ghiaccio:

Ebbene, già soltanto grazie alla sua bellezza, questa pietra può aiutare chiunque a trovare ispirazione, a mettere ordine nei propri pensieri e progetti, ad allargare le proprie vedute. 

Perdendosi, perdendo lo sguardo nella sua perfezione, anche quand’è imperfetta. 

La Fluorite va pensata. Guardata. Respirata. 

Queste città di cristallo, a volte trasparenti e incolori da sparire immerse in un bicchier d’acqua, a volte esplosive di colori e sfumature, parlano.

E non riempiendosi la bocca (che non hanno) di suoni vacui. Parlano mostrando, trasmettendo empaticamente realtà non ordinarie. 

Cioè?

Eh, cioè… se non sono ordinarie, non è con parole ordinarie che possiamo spiegarle.

Provate!

Lo so che la Fluorite grezza in forma cristallina costicchia, che farci? Nessuno è perfetto!

Ne basta anche un gruppetto piccolino. 

No, quella massiva può servire per altri scopi, non per questo. 

E quegli orribili sassi tondeggianti, i “buratti”, spacciati per pietre da cristalloterapia, ancora meno! Io li chiamo “sassi da fionda”, in genere.

Il burattato è lo scarto dell’estrazione industriale dei minerali, un tempo buttato via o usato per fare ghiaia. 

Un grosso spreco, finché a qualcuno, molto sveglio, è venuto in mente di sfruttare l’onda della nascente new age e rifilare ai gonzi sassolini di nessun valore come pietre specifiche per una terapia.

Costano da uno a dieci euro al chilo, a voi le rifilano a tre, cinque, anche dieci euro al pezzo. 

E, davvero, sono pietre con pochissima forza vitale, a parte qualche eccezione, tipo quando un bel gruppo cristallino, accidentalmente rotto, si può recuperare tramite burattatrice.

Lasciate perdere. 

Prendete un pezzo massivo, levigato, magari tagliato a gemma, poi prendete un bel grezzo cristallino. 

E poi vedete, che differenza!

Il primo è morbido, fantasioso, coccoloso, è bello, rilassante, fa sognare colori e viene voglia di indossarlo.

Il secondo… non ha prezzo!

Strappa l’anima, la frulla, attorciglia lo stomaco e ferma il respiro. Non importa se non avete mai meditato, se non sapete fermarvi e la vostra mente è abituata ai ritmi frenetici del lavoro, dei social, del traffico.

Prendetela e guardatela. Guardate dentro, non sopra, dentro i cristalli, lasciatevi risucchiare nelle loro sfumature o nella loro assenza. 

Direte che non succede niente, poi scoprirete di sentirvi bene e avere un sacco di idee nuove. E, guardando l’ora, di non essere rimasti con la pietruzza in mano per mezzo minuto, ma per venti interi, assorbiti da quelle strutture che raccontano storie antiche come la Terra, anzi, di quando la Terra non era che gas, orbitante attorno a un centro in fase di collasso. 

Quindi, prendetela questa Fluorite, quella che “sentite”, che vi sta guardando. Mettetela vicino a voi, dove create, scrivete, studiate, dove provate a inventare qualcosa di geniale per questo pianetino o per trasformare Marte nel paradiso Martestre che doveva essere tanto tempo fa. 

Lustratela, ogni tanto, anche tutti i giorni, se vi va. 

Coccolatela, tenetela tra le mani, appoggiatela alla fronte, stando attenti agli spigoli. 

E quando sentite di averne bisogno, finalmente, perdetevi nelle sue profondità, senza aspettarvi nulla, perché la sua mente non funziona come la vostra mente. Qualsiasi cosa vi aspettiate, non è quello che LEI vi trasmetterà. 

Se aveste ispirazione da soli, non sareste lì a perdervi, avreste già fatto da voi, quindi siate umili. 

Perdetevi, dimenticate tutto quello che credete di sapere.

Ascoltate, con gli occhi, con il silenzio che riuscite a creare nella vostra mente.

Sognate.

Sssssttt… sta per nascere un capolavoro, da qualche parte… 

(Immagini: Anton Watzl Minerals)

16