Stefano Iannilli

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STORIA DEL CATASTO Partendo dal termine "Catasto" si può affermare che esistono varie opinioni sulle sue origini, ma quella più accreditata deriva dal latino Capitastrum, che significa "Censimento di tutti i beni esistenti in un territorio". Attualmente invece con il termine Catasto si intende la banca dati di tutti i beni immobili, terreni e fabbricati, esistenti in uno stato. Sin dai tempi più antichi, i beni immobili sono stati considerati i beni più importanti ai fini dell'applicazione delle imposte, principalmente perché facilmente accertabili. Si è partiti con l'applicazione delle imposte prima sulla consistenza, poi sul reddito, per arrivare ai giorni nostri, sulla rendita catastale, valore monetario ottenuto sulla base della consistenza, destinazione e qualità. Quindi lo scopo principale della costituzione del Catasto è quello fiscale. - Scopi del Catasto: Secondo l'articolo 1 della Legge N° 3682 del 1/3/1886 (art.1_Legge_3682_1-3-1886.pdf), il nuovo catasto mirava a raggiungere i seguenti scopi: accertare le proprietà immobiliari, tenerne in evidenza le mutazioni e distribuire l'imposta fondiaria. Successivamente si è visto che il Catasto poteva rispondere anche ad altre funzioni, per cui oggi il Catasto ha lo scopo fiscale, topografico, economico e di ordine vario: Fiscale. La ragione basilare della formazione del nuovo catasto fu quella di "distribuire equamente l'imposta". Questo concetto si basa sul principio che l'imposta deve essere generale e commisurata al reddito ritraibile dai beni in godimento. Topografici. Visto che il rilievo planimetrico delle mappe catastali è stato eseguito dal Catasto con buona precisione, i dati riportati nella mappe catastali, vengono utilizzati per lo studio e la progettazione sia per le opere di interesse pubblico che per quelle di interesse privato. Economici. I dati catastali vengono utilizzati per facilitare la ricerca di determinati dati economici, stime, consistenza patrimoniale di persone fisiche o giuridiche. Di ordine vario. I dati del Catasto Terreni e del Catasto Fabbricati, vengono utilizzati per facilitare la corresponsione dei crediti, per l'individuazione univoca del bene in fase di atti di compravendita, di procedimenti amministrativi, per accertare diritti di godimento sui beni immobili, per esperire determinate situazioni di fatto in sede di procedimenti giudiziari. - Tipi di Catasto: Prima dell'unificazione dell'Italia del 1861, esistevano vari tipi di Catasto, a seconda dello stato in cui si trovavano. In base al dato topografico era descrittivo se non avevano rilievi topografici, oppure geometrici se avevano il rilievo topografico. In base alla proprietà erano probatori se la sola iscrizione al catasto comprovava il diritto reale di godimento, non probatorio se l'iscrizione al catasto non provava tale diritto. In base alla data in cui si riferisce l'accertamento del reddito, può essere ad epoca fissa se il reddito è riferito ad una determinata epoca, o ad all'attualità se il reddito è aggiornato continuamente. Prima della costituzione del Regno d'Italia quindi esistevano in totale 9 compartimenti catastali, di cui 5 geometrici e 4 descrittivi. Catasti Geometrici: Catasto Lombardo-Veneto, Catasto Toscano, Catasto dello Stato Pontificio, Catasto Parmense, Catasto Sardo. Catasti Descrittivi: Catasto Napoletano, Catasto Siciliano, Catasto Ligure-Piemontese, Catasto Modenese. Poi c'era anche un'altri tipo di Catasto, quello di province che non facevano parte ancora dell'Italia unita, perché annesse dopo la prima guerra mondiale: Catasto di Trento e Bolzano. Catasto probatorio ex austriaco, vigente sulle province di Trento, Bolzano ed in parte in altre province (Trieste, Gorizia, Belluno, Udine, Brescia e Vicenza). Gli atti che costituiscono il vecchio Catasto Austriaco sono: Mappa Catastale, Protocollo delle Particelle, Fogli di Possesso, Elenco alfabetico e Numerico dei Possessori.

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Secondo trigonometrico

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Punto trigonometrico di sottorete catastale.

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