Un terribile modo per sprecare energie
è tormentarsi con i pensieri negativi:
stiamo lì a trascorrere ore, giornate, anni,
piangendo per le nostre disgrazie,
e speriamo che col tempo le cose
si aggiustino da sé...
Il che è doppiamente sciocco: primo,
perché non ci consideriamo responsabili
e artefici del nostro benessere; e secondo
perché accettiamo di soffrire ancora
per un tempo indefinito.
C'è tutta una "cultura del dolore" che
invita a pazientare, il che crea ancora
più confusione, dato che associa la pazienza
— indispensabile dote delle persone tenaci —
al dolore, che non produce nulla di valido
(se il dolore fosse terapeutico,
guerre e carceri sarebbero dei paradisi
da cui uscirebbero persone felici e geniali...
Ma evidentemente non succede questo,
il che prova che il dolore non serve,
come tecnica pedagogica).
Che fare, allora, quando un pensiero negativo
ci tormenta: lo sopportiamo?
No, non avrebbe senso: un pensiero negativo
va affrontato e disgregato, perché non ha
diritto di occupare la tua mente e di farti
perdere tempo.
Esistono diverse tecniche per accelerare
la presa di coscienza di sé stessi,
e del fatto che meritiamo di meglio,
rispetto allo starcene seduti aspettando
che la "sbronza del dolore" passi,
e sperando che non scoppino guerre,
nel frattempo, perché potrebbero addolorarci
di più...
In questo video ti propongo un esercizio semplice,
eppure efficace, per smantellare i pensieri negativi,
persino quelli che ti sembra impossibile affrontare.