Stefania Di Lorenzo

ROMA - CASAURIA, DIRETTISSIMA

2019-04-24 06:55:10

Che dire, miei scatenati fan, vi sono mancata??? ...

Di che parlavamo? Ah si di Ius Culturae, di Roma, dei romani. Come al solito mi sono distratta, non me ne vorrete ed anche oggi è tutto per il CCNews, da un Abruzzo sorridente sempre e comunque!

Mi soccorre, giunonica e nera. Così nera che i suoi denti bianchissimi sembrano finti. Fa alzare uno, mi fa sedere, mi sventola e mi passa una bottiglietta d’acqua. “C’ho bevuto ma non c’ho niente”, mi dice sempre in romano, sempre nera come un tizzone. Mi bagna la testa, come faceva mia nonna quando avevo la febbre. Bevo. Mi sento meglio. Mi sventola con un foglio di giornale. Ho gli occhi sgranati. Lei sorride. Mi guardo attorno che un po' di vuoto attorno a me s’è fatto.

“Se sente male! Allargateve!” 

Me sento male. L’ho scritto alla romana visto il luogo.

Si aprono le porte alla fermata. Un muro umano. Siamo uno appiccicato all’altro come in una sorta di solidarietà forzata, come se uno spirito di cristiana fratellanza ci tenesse stretti.

Prendo appunti. Oddio l’autobus! Lo devo prendere. Guardo il cappuccino ancora da finire, la ciambellina no, quella me la infilo in bocca e mi precipito.

“Questi se credono de venì a comannà a casa nostra perché nun avemo studiato!”

Seduta al bar inzuppo la ciambellina nel cappuccino, non è che posso rinunciare alla zuppetta! La socievole popolana di prima mi redarguisce con un: “Karma!” da non confondere con un invito alla meditazione buddista.

Ci avreste mai pensato? I nostri giovani si. Quei bambini domani lavoreranno in Italia, verseranno i contributi in Italia, pagheranno le tasse in Italia e le future pensioni.

Che c’entrano le pensioni? C’entrano, perché questi giovani dei Comitati Civici sono preoccupati per le loro, con la nostra nascita zero e allora si sono inventati lo Ius Culturae che significa che i bambini che sono nati in Italia da genitori stranieri possono ottenere la cittadinanza se seguono un percorso di studi nel nostro paese. Insomma cittadinanza si ma solo a quelli bravi.

Mi distraggo facilmente…oddio i supplì! Che buoni appena fritti! Al telefono…no, non è che gli telefono è quel filo di mozzarella che esce quando li dividi. Dicevo? Ah sì lo Ius Culturae. In soldoni è semplice si tratta di una proposta di legge per salvare le nostre future pensioni.

A Roma sì, che al popolo ha perfino dedicato una delle sue più belle piazze. Mi piace Roma, con le sue bellezze, l’abbacchio a scotta dito, i carciofi alla giudia, la cacio e pepe, la amatriciana…oddio che fame!

Comunque bando alle ciance, venti giovani da tutta Italia sono andati a Roma per presentare questa proposta di legge di iniziativa popolare.

"No che c’entra signora, sua figlia è ignorante, che è tutt’altra cosa."
Adoro l’innata ironia dei romani, sempre pronti a gettare un gatto morto sul palcoscenico. 

. Italiano chi studia? Allora mi fija che nun c’è annata a scola nun è italiana?"#italianochistudia"Oddio che robb’è???? E’ semplice,

Sono in mission e, come al solito, solo per voi, di che si parla? Ma ancora non lo avete capito? Eh già forse mi sono distratta un po' e non l’ho ancora detto, ma di Ius Culturae.

Se poi pensate che in tutto questo mi sia dimenticata la moleskina e la penna colorata, beh allora non sarei io, mentre invece lo sono e molto più di quanto potreste pensare.

Che domanda, certo che sì! Eccomi di nuovo qui, quindi nella mia “mise” di cronista spericolata, un must del dress code, jeans strappati, camicia oversize e animalier sneakers...ovviamente coordinato. Se non avete capito nulla sappiate che siete out.