MA 'STO DAVIDE CHI E'?
Un'avventura chiamata Firenze!
Tornare a casa è sempre un piacere! In uno dei numerosi viaggi che una cronista affamata di notizie s’induce oltre i confini di Casauria , oltre gli appennini ed oltre addirittura le alpi quando all’improvviso incontra un connazionale quasi lo sommerge tra baci abbracci e saluti alla famiglia ed anche se sfuggono nomi e cognomi la certezza che trattasi di un sicuro famigliare stretto o giù di lì, riempie di piena gioia il cuore.
Talvolta accade però ...”Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile” eh sì Campana non avevi tutti i torti! Tornare a casa dispiace un pò...
Scorrere i flussi e reflussi della storia in un Arno che ti guarda mentre stupita ed affamata cerchi di fagocitare ogni sfumatura, ogni ombra, ogni nota, ogni calpestio della storia che si perpetra centimetro dopo centimetro, nella città costata tante nottate insonni per gli studi,un tempo non propriamente ameni!
E mentre cerchi di afferrare l’aria , con veloce scatto metterla al sicuro nella tasca, quella piccina e nascosta all’interno della giacca, timorosa che qualcuno la possa reclamare… all’improvviso una pittrice, francese.
Della Senna aveva appreso tutto,così ebbe a dire, sistemandosi il foulard di seta verde, sembra che l’entusiasmo per i riflessi del tramonto fiorentino sull’Arno, l’abbia spinta nel lungo pellegrinaggio, qualcuno dal ghigno birbone faceva cenno ad un amore franto o non corrisposto, comunque ad un viaggio di resurrezione ed io vicina alla sofferenza del comun sesso ma non nego ad una non minore attrazione per i luccicanti gingilli impreziositi da smeraldi rilucenti, non resistendo le ho offerto la mia ciambellina, o quello che ne rimaneva, convinta che tutto può essere risolto con un buon boccone ed un sorriso genuino!
Così sulla tela giovani vogatori ed il sole al tramonto in tratti lievi ma precisi in un etereo acquarello, e mentre la osservavo con curiosità ed interesse, con abilità rimarchevole alcune briciole di ciambellina riuscivo a togliere proprio quando tre turisti svedesi in quella lingua di normanna barbarie che sicuramente non siamo tenuti a conoscere d’altra parte non hanno mica conquistato loro il mondo, si dibattevano per l’eventuale acquisto. Intenditori della vera arte in incognito, traditi dal solo basco, pipa e occhiali spessi e …calzini bianchi, sandali di francescana foggia e calzoncini chiari, d’altra parte non è mica Dicembre.
Che dire poi della folla? Fitta e variegata, in uno scorcio surreale di un ottobre caldo, e mentre picchietti sulle guance e comprendi di essere davvero lì, ti accorgi che qualcuno, compagno d’avventura s’è smarrito lo chiami e gli urli sillabando…
“ So-no sot-to il Da-vid …”
“ Ma Davide chi? Chi è ‘sto Davide”
Eh sì Firenze mi manchi…
Ed anche per oggi per il CCNew