L’insegnamento spirituale della Pasqua

La festa della Pasqua è la festa di Primavera. Rinasce la natura e, simbolicamente, assistiamo alla rinascita dello Spirito dell’uomo, così come il Cristo risorge dopo la morte.
Cosa rappresenta la morte? Semplicemente la fine di un ciclo, di un tempo, di un’epoca, talvolta di una vita.
La Resurrezione, invece, è la rinascita, il rinnovamento.
Dunque, questo è il momento dell’anno in cui, meglio che in ogni altro, possiamo approfittare delle energie dell’Universo per rinnovare la nostra vita, lasciando andare ciò che deve morire, ciò che deve finire, e iniziare una nuova vita, un nuovo ciclo.
Un gesto simbolico può essere quello di scrivere su un foglio di carta una lista di cose, che desideriamo lasciar andare, e poi bruciarla.
Questo è il momento giusto, osiamo!

”Fino a che non ci si impegna,
c'è esitazione, possibilità di tornare indietro,
e sempre inefficacia.
Riguardo ad ogni atto di iniziativa e creazione
c'è solo una verità elementare,
ignorare la quale uccide
innumerevoli idee e splendidi piani.
Nel momento in cui ci si compromette definitivamente,
anche la provvidenza si muove.
Ogni sorta di cose intervengono in aiuto,
cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione,
facendo sorgere a nostro favore
ogni tipo di incidenti e di imprevisti,
di incontri e di assistenza materiale,
che nessuno avrebbe sognato
potessero avvenire in questo modo.
Qualsiasi cosa tu possa fare,
o sognare di poter fare,
incominciala.
Il coraggio ha in sé il genio,
il potere e la magia.
Inizia ora!”
John Anster dal “Faust” di Goethe