Racconto
Seconda parte del mio piccolo racconto
Aiutooo!!!” – grida, nel bel mezzo del mio laghetto fiorito- “Mi son persa! O forse sono appena nata da quest’acqua gelida e scura…Non ricordo! Aiuto!!!”.
Piange, piange come una neonata appena si rende conto di essere al freddo del Nuovo immenso mondo, staccata dalla madre che sempre l’ha cullata…..piange perché sa di aver appena sfiorato la morte ed essere tornata, intimorita, a questa vita.
“E tu chi saresti?” Chiede una voce rauca dietro di lei – “ Chi ti ha mandato qui?”.
In un cielo blu cobalto, luminoso per la quantità immensa di lucciole variopinte che ballano serene nel suo abbraccio, il grande viso rasserenante di una iridescente Madre le parla.
Stupita, infreddolita e completamente nuda davanti ai suoi occhi, risponde –“Non lo so, non so chi o cosa sono. Credo di essermi sollevata dal fango di questa pozza d’acqua….mi son svegliata qui, davanti a te. Tu dimmi dove sono? Che posto è questo?”.
“Sei a Draddland … non molti della tua specie sono arrivati qui e di coloro solo alcuni hanno voluto rimanere con noi fino alla fine del loro tempo…gli altri sono scappati correndo e forse, se presti attenzione, potresti vederne qualcuno…ma non ne sono certa, si nascondevano a me e non so se sono vivi o morti!”
Lo disse semplicemente, era una piccola grande verità.
“Ma dimmi…qual è il tuo nome?”
La ragazza si mise a pensare ma non lo sapeva, non ricordava o forse non aveva mai saputo o addirittura mai avuto un nome. Sentiva solo il freddo dell’aria sul suo corpo bagnato…null’altro conosceva. Ma poi…cos’è un nome…si chiese e chiese a quel viso amorevole in cielo.
“Il nome è un suono è il suono della tua anima, una vibrazione che quando senti emesso da altri ti fa girare…perché sei tu stessa quel suono… io ad esempio sono Erian, la luce nascosta.
Ascoltati, prendi del tempo, esci dall’acqua, riscaldati un pochino e quando sentirai dal tuo petto una musica che ti chiama…ecco quello sarà il tuo nome”.