✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

L'unione fa l'ottenimento dei risultati.

2019-10-14 10:36:22

La copertina del Time che premia le Silence Breakers, le donne che hanno rotto il silenzio sulle molestie. L'unione fa l'ottenimento dei risultati.

L’unione fa la forza.



E’ una bella affermazione, potente. 


Ogni essere vivente su questo pianeta ha insito nell’informazione genetica che nei momenti cruciali è fondamentale adottare la scelta del gruppo in quanto è funzionale a portare a casa risultati, a sentirsi protetto, a rispondere adeguatamente alle minacce esterne.


Ogni elemento del gruppo soddisfa la parte carente dell’altro elemento, circonda il problema e lo intrappola, così come fanno le cellule viventi.


Nel momento cruciale il gruppo diventa una macchina da guerra, individua il bersaglio ed adotta una serie di strategie per arrivare a vincere sul “nemico” ideale o reale o sul raggiungimento di uno traguardo.



Tutto vero, quando il fine è comune.


Quando sopraggiunge il desiderio di appagare il proprio Ego, la fame di potere e denaro, o la voglia di essere famosi allora tutto si sgretola.

Di esempi è pieno il mondo, basta vedere anche la nostra situazione politica.


Donne che organizzano per altre donne.


Ed è a voi che mi rivolgo, alle donne come me.

Noi donne stiamo superando numericamente gli uomini di gran lunga per cui abbiamo già una forma di potere molto importante, come diceva Platone, il numero.



Ora, vedo si tante belle manifestazioni, riunioni, conferenze mirate a fornire strumenti migliorativi dello status quo.

Tutto molto bello e intrigante ma, allargando lo sguardo al mondo femminile, poco funzionali al miglioramento radicale del nostro stato sociale, a meno che ci interessi solo il nostro orticello.



Fermatevi a riflettere per un attimo sul fatto che tutti i diritti di cui godiamo non sono né piovuti dal cielo né concessi di default.

Tutto quello che abbiamo: il diritto allo studio, al voto, a occupare posti di lavoro meritevoli, a sedere a tavola, a decidere chi vogliamo sposare, alla libertà, sono frutto di lotte, proteste, ribellioni sui soprusi che per millenni ci hanno fatto.


Come molti sanno sono una pacifista per cui lontano dal voler istigare alle lotte violente, ma.....pensate sia finita? NO


Nel 2019 ancora siamo lontani dalla vera libertà, dal riconoscimento di quello che siamo e di cosa valiamo.


Ancora oggi, ci picchiano, ci uccidono, ci stolkerano, ci violentano e non solo.

Atti pianificati che ci fanno sentire sporche, sbagliate, non meritevoli.



Ci vergogniamo a denunciare i fatti per non essere esposte al pubblico ludibrio, consapevoli che nessuno è veramente disposto a proteggerci, se non poche persone e le poche onlus che si occupano dei diritti delle donne, a loro rischio e pericolo.


 Ancora oggi, prendiamo il 30’% in meno di stipendio, per arrivare a occupare posti di rilievo nel lavoro e spesso dobbiamo sottostare a ricatti morali vergognosi.



Sapete che a scoprire la struttura del DNA e a prendere il premio Nobel non  sono stati Watson ( che tra l’altro ha venduto all’asta la sua preziosa medaglia)  e Crick ma  una biologa inglese, Rosalind Franklin.

Jocelyn Bell Burnell scoprì le Pulsar ( Masse di stelle giganti che diventano Supernove) nel 1967, eppure il Nobel lo conferirono a Anthony Hewish e a Martin Ryle.

Esther Lederberg, microbiologa, scoprì nella genetica dei batteri, il gene regolatore e la ricombinazione genetica, il premio Nobel lo vinse suo marito Joshua Lederberg.

Chien-Shiung Wu, fisica nucleare, condusse ricerche sulle radiazioni e sull’uranio arricchito, il Nobel venne conferito a Tsung-Dao Ling.


Tantissimi sono i casi di donne che si sono e si distinguono tuttora in svariati campi, dal più semplice al più complesso come quello delle scienze e della matematica, eppure ancora oggi questo grande valore non viene riconosciuto.

Donne che nel loro piccolo o nei loro grandi gesti sono state e sono ancor oggi delle vere eroine chiuse in un anonimato discutibile.

Non manca giorno che sento donne che hanno subito una qualsivoglia ingiustizia.

 Dovremmo essere tutti uguali sotto questo cielo.


Ricchi-poveri, razze, inclinazioni sessuali, credo religioso ecc. siamo tutti esseri umani, ma questo concetto è difficile da interiorizzare se quello a cui si mira non è il bene comune ma quello del singolo.



Il fatto è che se vogliamo ottenere la reale parità, che purtroppo non è mai stata riconosciuta, il punto di partenza da adottare non è contrastarci l’una con l’altra, parlare male, ostacolare o danneggiare altre donne ma sostenendoci e rispettandoci.


Quello che pensiamo sia il problema che non ci appartiene perché è di un’altra, un domani può diventare il nostro.



Portarci dietro una rabbia millenaria che ci rende cieche e insensibili alle richieste del genere maschile non serve quanto, invece, instaurare un dialogo aperto e ragionato.


Sesso forte, sesso debole? Costruzioni culturali che non hanno fondamento. Uomini, donne sono semplicemente esseri umani che possono apportare cambiamenti positivi se si considera la parità delle opportunità e se le diversità di ognuno imparano a dialogare tra loro.



Impariamo dagli errori  per non ripeterli a nostra volta.




Se crediamo che l’unione faccia la forza allora è il momento di unirci per essere un corpo unico così da cambiare pacificamente ma in modo determinato lo stato attuale, che vede ancora donne uccise dagli ex ogni giorno e i loro assassini a piede libero,  donne che per secoli hanno patito e sofferto e rinunciato, donne che sono oggetto e non soggetto.

Capire che questo non è giusto di per sé, per nessuno; per noi, per le nostre figlie, per le nuove generazioni che possano vedere un futuro più luminoso grazie a chi li ha preceduti.



Siamo legati dal passato al futuro e noi siamo il nodo importante di oggi che può fare la differenza, la stessa che altre donne hanno fatto per noi, non accettando le ingiustizie e sognando un mondo migliore e per questo si sono unite e battute per trasformarlo.


Noi abbiamo la potenza del numero, siamo tante; abbiamo un bagaglio enorme di conoscenze sula sopravvivenza appreso durante i secoli, abbiamo un’intelligenza creativa, siamo generatrici di altra vita.




Ci basta solo una cosa, rendere reale il detto “L’unione fa la forza”.