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IL FENOMENO DEL TURISMO IN ITALIA
In questo articolo vi riporto i macro numeri che interessano il settore turistico in Italia, con focus sui risultati economici e uno sguardo all’andamento di arrivi e pernotti rispetto i principali competitor internazionali.
Il turismo in Italia: una contribuzione al benessere economico del paese.
L’Italia si posiziona 6^ per contributo sul PIL totale superata da Inghilterra, Giappone, Germania, Cina e Stati Uniti.
Nel 2018 l’industria turistica italiana conferma il suo ruolo fondamentale per l’economia del Paese, dando seguito all'andamento positivo già in atto dal 2017 e che, secondo le previsioni, si protrarrà anche nel 2019. Questo è quanto emerge dall’ultimo report del World Travel and Tourism Council che analizza l’impatto economico del settore viaggi e turismo nel mondo e nei singoli Paesi.
𝘐𝘯 𝘤𝘪𝘧𝘳𝘦, 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘵𝘰 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘳𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘢𝘭𝘭’𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘢 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘯𝘦𝘭 2018 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 275 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘌𝘶𝘳𝘰, 𝘱𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘭 15,6% 𝘥𝘦𝘭 𝘗𝘐𝘓.
𝘙𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭 2017 𝘤’𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘳𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 3,2%.
L’impatto economico del turismo si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro, con oltre 3,4 milioni di posti direttamente e indirettamente, pari al 14,7% dell’occupazione totale del Paese. Sempre secondo il WTTC, il numero di occupati
dovrebbe raggiungere quota 4 milioni di lavoratori nel 2028.
Sempre in termini di contributo totale del turismo al PIL, il valore dell’industria turistica per l’economia italiana è superiore alla media mondiale ed europea. A livello globale il turismo ha registrato un contributo al PIL del 10,4% ed ha generato il 9,9% dei posti di lavoro. In Europa, il settore ha rappresentato il 10,3% del PIL e l’11,7% dei posti di lavoro.
All’interno dell’Unione Europea, insieme ad altri paesi del mediterraneo, l’Italia ha
registrato il contributo totale al PIL più alto: Germania (10,7%), Regno Unito (10,5%),
Svizzera (9,1%) e Francia (8,9%) si sono posizionati alle nostre spalle.
Considerando il contributo diretto del settore viaggi e turismo al PIL, il nostro Paese è secondo solo alla Germania (106,8 miliardi di dollari solo nel 2017). In termini di peso percentuale sul PIL, l’Italia ha rilevato il 5,5%: si tratta del contributo più alto se confrontato con i nostri principali competitor (Spagna 5,4%, Germania 3,9%, Regno Unito 3,7%, Francia 3,6%). Anche in questo caso si supera la media Europea di 1,6 punti percentuali e quella mondiale di 2,3 punti percentuali.
Supera la media europea e mondiale anche il contributo diretto del turismo
all’occupazione, lo share dell’Italia, pari a 6,5%, è di nuovo sopra a Spagna e Regno Unito (4,9%) e Francia (4,2%).
Secondo WTTC sono in netto incremento anche i dati sulla spesa degli stranieri in Italia. Solo nel 2017 i turisti stranieri nel Belpaese hanno speso 39,6 miliardi di euro, il 6,5% in più sul 2016. L’aumento ha superato di oltre 2 punti percentuali la media mondiale.
Turismo domestico e turismo straniero in Italia
Secondo un rapporto della Banca D’Italia il numero di turisti stranieri in Italia rispetto agli italiani che scelgono come meta di destinazione l’Italia stessa è nel 2017 50,1%.
Questo significa che quasi più delle presenze in Italia sono per la metà straniere, dato che risulta molto più alto della media mondiale: la componente straniera nella media mondiale cresce del 6% mentre quella italiana dell’11%.
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