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De gustibus non est disputandum

2019-04-01 20:40:39

La soprascritta frase è una locuzione latina molto diffusa di origine non classica. Secondo Plutarco (scrittore, biografo, filosofo e sacerdote greco) fu detta da Caio Giulio Cesare.

Caio Giulio Cesare

Caio (o Gaio) Giulio Cesare al potere dal 100-101ac al 44ac fu un militare, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano, considerato uno dei personaggi più importanti e potenti della storia. Secondo Plutarco, disse la frase “De gustibus non disputandum est” davanti ad un piatto di asparagi al burro serviti nella casa milanese di Valerio Leone. Ai generali romani la pietanza non piacque affatto; i romani, infatti, erano abituati all’olio, mentre il burro era considerato un alimento “barbaro”. Allora Cesare, di fronte all’imbarazzante situazione, placò gli animi con la soprascritta frase.

Analisi

Dopo questi cenni storici, andiamo ad analizzare la frase dal punto di vista grammaticale e del significato. La frase presenta un complemento di argomento, introdotto da “De + ablativo”, seguito da una perifrastica passiva con il gerundivo. La frase significa “Sui gusti non si deve discutere”. Se nel 1^ secolo ac sono arrivati a questa conclusione, perché c’è gente, ancora ai giorni nostri, che si permette di giudicare gli altri? Sono favorevole alla libertà di parola e pensiero, purché si rispetti la costituzione. Ognuno deve essere libero di pensare quello che vuole riguardo ad ogni cosa. E voi cosa ne pensate?