Simona Peiretti

Top Founder Executive

Simona Peiretti

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PRIMI PASSI

2019-06-23 21:56:46

Mi è capitato spesso di fermarmi a riflettere sul fatto che intorno a me esistono cose che conosco bene, altre che conosco poco, altre che non conosco affatto (so giusto della loro esistenza) e un’infinità di cose che ignoro nel modo più totale. Inconsapevolezza inconsapevole...


Ecco, i miei primi passi nel mondo della formazione e del coaching sono partiti proprio in questo modo: da una scoperta. Un giorno, in libreria, ho scoperto dell’esistenza della Programmazione Neuro Linguistica. Non ne avevo mai sentito parlare, ma leggendo poche righe di quel libro, mi è nata una grande curiosità. Nello stesso periodo era entrato in casa mia il primo computer e ogni scusa era buona per iniziare una ricerca su internet. Sulla PNL ho trovato molto materiale e soprattutto molte opinioni: chi ne diceva meraviglie e chi la massacrava con una crudeltà che non riserverei nemmeno ad una tarantola trovata sotto le coperte. Entrambi gli schieramenti mi hanno incuriosita e ad entrambi ho dedicato la stessa attenzione; quello che mi interessava era farmi un’opinione mia. Lo studio della PNL e le mille ricerche fatte su altri argomenti, sempre su internet intendo, mi hanno permesso di capire che, alla fine, in rete si trova sempre tutto e il contrario di tutto. Da quel momento per le cose che mi interessano davvero, cerco informazioni passando per altre vie e devo dire che questa soluzione, per me, funziona meglio. Probabilmente se non avessi scelto di fare così, ancora oggi sarei persa tra pagine e articoli, perchè ancora oggi si leggono opinioni opposte e ancora oggi mi sento domandare se si tratta di magia, di magheggio, di strumenti utili o di “robe per manipolare la gente”. In fondo è normale, ci sta.


Ma qual è stata la prima cosa della PNL che mi è piaciuta e che mi ha spinta a voler andare oltre, a voler fare un secondo passo e poi un terzo…? La PNL è lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva, cioè del modo in cui ciascuno di noi struttura un’esperienza, a modo proprio. Fino a quel momento, lo ammetto serenamente, tanti comportamenti delle persone che avevo vicino mi sembravano assurdi e incomprensibili. Spesso mi capitava di aspettarmi dalle persone reazioni, azioni, comportamenti perlomeno simili a quelli che nella stessa situazione avrei agito io. Non è che pensassi che tutti siamo uguali o cose del genere, ma non avevo compreso fino in fondo che la “visione oggettiva” non è reale come avevo sempre creduto, dal momento che ogni persona INTERPRETA il mondo non per quello che è, ma per come LEI LO VEDE. Il primo presupposto della PNL è: “La mappa non è il territorio”.

Ognuno di noi ha costruito la propria mappa e ognuno di noi non sa, o tende a dimenticare, che le altre persone usano la propria e non la nostra. Cosa cambierebbe se iniziassimo col ricordarlo anche solo quando qualcuno si comporta in un modo che ci sembra strano? Sapere che una persona si comporta in un dato modo non per infastidirci ma perchè semplicemente segue la sua mappa, ci farebbe arrabbiare nello stesso modo? Continueremmo ad aspettarci cose che sappiamo non essere presenti nelle mappe delle altre persone? Mi vengono in mente altri mille esempi ma penso di potermi fermare qui. 


Questa nuova consapevolezza è stata, all’epoca, il "mio primo passo", quello che mi ha permesso di iniziare a vedere molte cose da una prospettiva diversa e di scoprire un mondo nuovo. Tanto altro è successo dopo, ma dal momento che questo è un post e non un libro, rimando alle “prossime puntate” 🙂

Quando vorrai scoprire qual è la tua mappa, quando vorrai sapere come strutturi le tue esperienze o quando vorrai avere informazioni in più evitando le ricerche su internet, ricorda che potrai scrivermi. Questi sono argomenti di cui parlo sempre con gran piacere!

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