Simona Peiretti

Top Founder Executive

Simona Peiretti

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PERCHÈ PARLO DI REGOLE?

2019-06-25 14:31:00

Quante sono le regole che fanno parte della tua vita? Te lo sei mai domandato? Che tipo di regole sono? Da dove arrivano? Che cosa sono? E soprattutto, cosa succederebbe se ti dicessi che alcune di loro limitano il tuo modo di vivere, senza che tu te ne renda conto?

Come si possono individuare?

Un modo per iniziare ad individuare le regole che fanno parte della nostra vita, è riflettere sul quali siano tutte quelle cose che DEVONO accadere o che DEVONO essere fatte, affinché possiamo vivere bene, sentirci soddisfatti, essere contenti, avere la percezione di essere coerenti, sentirci amati… Alcune regole sono assolutamente positive e svolgono a meraviglia la loro “funzione”; altre invece finiscono col creare più problemi che benefici.

Vuoi un esempio per schiarirti le idee?

Te ne riporto alcuni usando qualche regola che avevo scoperto far parte del mio modo di pensare. “Per essere una persona equilibrata DEVO essere paziente e mantenere la calma”. No! L’equilibrio non è questo, e da quando l’ho capito riesco a vivere senza frustrazione i momenti in cui la calma e la pazienza mi capita di perderle. “Se inizio una cosa DEVO finirla”. No! Credo sia lecito e anche normale concedersi, strada facendo, di cambiare idea. E dal momento che per me determinazione e accanimento son due cose ben diverse, mi sento libera di lasciare una cosa a metà, se scopro che non è giusta per me. “In una relazione (di amicizia, d’amore, di lavoro) DEVE esserci sincerità”. Questa l’ho mantenuta e continua ad essere viva! Credo molto nel valore della sincerità, anche quando è poco comoda. Per me questa regola funziona, non mi crea problemi e la apprezzo anche se mi sento dire cose che magari non mi piacciono.

Rigidità VS Flessibilità

Un elemento da tenere bene in considerazione è poi quello della rigidità: cosa succede se una persona non rispetta una tua regola? La tagli fuori completamente dalla tua vita? Oppure prima di farlo cerchi almeno di capire quali fossero le sue intenzioni? Le concedi la possibilità di spiegarti perché lo ha fatto? È infatti molto molto molto probabile che una regola “positiva”, se troppo rigida, possa diventare limitante. Inoltre c’è da sottolineare che non tutte le persone là fuori hanno regole identiche alle nostre… Mi è capitato, ricollegandomi al mio esempio sulla sincerità, di conoscere persone che avevano timore di esprimere il loro giudizio negativo non per comportarsi da bugiarde seriali, ma per paura di offendere e di far soffrire. Quando fai in modo che ci sia il giusto grado di flessibilità, hai anche la possibilità di vedere il “contesto” e questo può permetterti di evitare di chiudere per sempre la porta ad una persona o a un’occasione. Perché è vero che i rami secchi è meglio tagliarli, ma penso che prima di lanciarsi all’impazzata con una motosega convenga assicurarsi che secchi lo siano per davvero!

Detto questo, qual è una regola che ti limita,
che ha poco senso mantenere
e dalla quale potresti liberarti?


Voglio concludere condividendo con te uno dei princìpi che amo in modo particolare, dell’Unconventional School: la persona è più importante della regola. Questo vale davvero la pensa di ricordarlo, non credi?


E quando vorrai scoprire di più sulle tue regole e sul modo in cui ti influenzano, scrivimi. Perché, anche in questo, il coaching può dare una mano.

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