Le tue CICATRICI

E se il dolore fosse la risposta dell’anima per avvertirti che ti stai muovendo nella direzione sbagliata nella vita ?
oppure la direzione è giusta ma sei pronta per fare il livello successivo ?

Quando avevo 19 anni, ormai 30 anni fa, ero a uno dei tanti bivi della mia vita, vivevo una relazione d’amore con quella che oggi posso affermare la mia “ Anima Gemella”,
meraviglioso Si, ma rimanere con lui mi avrebbe portato a percorrere delle strade e a chiuderne altre.
Nel mio cuore sentivo che avrei dovuto cercare un bel po', prima di trovare la strada per me, ma non era quella, e lo scopo della mia Anima Gemella era quello di insegnarmi la Libertà.

Lasciare andare comunque l’ Anima Gemella è difficile, chiunque tu sia, se stai vivendo questo sappi che sento ciò che senti
La mia Anima ha scelto per me

31 agosto 1990 ore 23, 10, in un istante, un bagliore, una luce, un rumore assordante
è bastato un attimo, un incidente in moto, un calcio che mi ha fatto volare, quel tanto da farmi entrare in un altro mondo

Due mesi di ospedale, dove mondi paralleli di anime si incontrano passando attraverso la sofferenza
Le priorità cambiano, i tempi della giornata sono scanditi dalla macchina ospedaliera che decide delle tue giornate

Ad un tratto ogni cosa cambiava di senso, anche la prognosi del mio stato
Non camminerai più
Quella ipotesi era dei medici, non la mia
La mia era rivedermi ballare, camminare, saltare

Dopo due mesi la mia ipotesi era stata più forte della loro
Dopo 6 mesi camminavo, dopo un anno ballavo

Finire all’ospedale ti fa apprezzare di più il tuo corpo e la tua salute
Ti fa apprezzare ciò che non hai più, ma anche ciò che hai ancora
Così come una separazione ti fa prendere coscienza di cosa vuoi e di cosa sei destinata a Vivere

Il dolore talvolta può essere una bussola verso ciò che sei destinato a fare nella vita
Il tuo dolore può essere un indizio della tua missione

Nella sofferenza a volte troviamo i nostri valori e la nostra forza

Avevo comunque 20 anni,
una ragazza che si era rimessa in piedi e aveva ripreso a ballare
ma come tante ragazze in cerca di approvazione, mi vergognavo delle “cicatrici” e inventavo stratagemmi per nasconderle, addirittura creme che mimetizzassero, nascondendo quello che le mie cellule mi stavano chiedendo

Poi un giorno, finalmente capii

quelle cellule volevano essere lasciate libere di respirare
quelle cicatrici mi stavano ricordando la mia forza
mi stavano dicendo

Ehi c’è l’hai fatta! Siamo fiere di Te, siamo Te, siamo qui con te
e tanto più ci nasconderai, tanto più ci faremo vedere
perché ci nascondi? di cosa ti stai vergognando?
Nutrici con il balsamo dell’amore, accarezzaci con il tuo tocco
Parla con noi, ascoltaci, ti stiamo “Ricordando” la Strada di Casa

« Quando dai un significato alla sofferenza questa smette di essere tale, e quella stessa sofferenza diviene il tuo portale verso Casa, illuminando così le tue ombre.
Solo così sarai a Servizio”