Sergio Rinaldi

la compilation di oggi

2018-08-13 08:54:13

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Sergio Rinaldi

Quali sono le malattie professionali riconosciute dall’Inail

2018-08-13 08:38:41

In caso di malattie e infortuni, l'Inail tutela datore di lavoro e lavoratore: ecco quali sono le malattie professionali riconosciute 12 agosto 2018 - Per malattie professionali e infortuni sul lavoro, al fine di tutelare il dipendente o parasubordinato, il datore di lavoro è tenuto a stipulare un’assicurazione obbligatoria. La gestione del contratto assicurativo spetta all’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Con l’assicurazione, il datore di lavoro non risponde della responsabilità civile in caso di danni riportati dai dipendenti durante l’orario di lavoro. Al risarcimento provvede direttamente l’Istituto: il dipendente è vittima d’infortunio e gli viene riconosciuta una rendita, in base alla gravità della malattia o del danno riportato. Malattie professionali per causa di servizio Le malattie professionali riconosciute dall’Inail sono definite per causa di servizio quando si tratta di patologie che agiscono gradualmente sul corpo, in forma diretta. Devono quindi costituire l’origine prevalente dell’invalidità e devono essere contratte dal lavoratore durante le mansioni lavorative o a causa dell’ambiente in cui opera. Esistono due tipologie di malattie professionali, quelle contenute in tabelle elencanti malattie industriali e agricole provocate da tipi di lavorazioni particolari. Ci sono poi le malattie professionsali non incluse nelle tabelle, di cui però il lavoratore assicurato può dimostrarne l’origine professionale. Malattie professionali tabellate Le malattie professionali iscritte nelle tabelle sono quelle per le quali il lavoratore non deve provare l’origine professionale. Deve solo dimostrare che ha lavorato a determinate mansioni o in un certo ambiente, provare la presenza della malattia e denunciare la patologia nei termini previsti per l’indennizzabilità. Le malattie definite tabellate sono riferite al settore dell’industria e dell’agricoltura e sono classificate in base alle sostanze che le provocano e alle mansioni. Nel 2008 il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha provveduto ad aggiornare e modificare le tabelle delle “malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura”. Malattie professionali con regime disciplinare particolare Silicosi e asbestosi sono sottoposte ad un regime disciplinare particolare, in quanto patologie tipiche delle lavorazioni. Per queste malattie non è richiesto che vengano contratte “nell’esercizio” delle mansioni. Differentemente da quanto è richiesto per le malattie professionali presenti in tabella, è importante tenere conto delle altre patologie a carico dei polmoni e dell’apparato cardiocircolatorio. In più, per quanto riguarda riguarda la denuncia, non è previsto un termine massimo d’indennizzabilità da quando l’attività rischiosa è terminata.

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Sergio Rinaldi

Il costo del rinnovo della patente: dove conviene e perché

2018-08-13 08:34:07

Guida utile al rinnovo della patente. Non sempre la scuola guida è la soluzione ideale per questo tipo di operazione Quando la propria patente scade, si hanno quattro opzioni a disposizione. Ecco pro e contro, anche economici, delle soluzioni suggerite. Quando ci rendiamo conto che la propria patente è vicina alla scadenza, il primo pensiero è quello di rivolgersi a un’autoscuola di fiducia, così da procedere al rinnovo. Non è però detto che sia questo il metodo più economico e rapido per tale operazione, anche se molte persone ritengono sia l’unico. Ecco dunque come risparmiare, scegliendo tra tutte le opzioni possibili ma, prima di procedere in tal senso, è bene conoscere tutte le novità legali in vigore dal 2014. Eliminato del tutto l’adesivo che in precedenza veniva apposto sul retro della patente. Questa verrà spedita al proprio indirizzo al costo di 6.80 euro. La scadenza inoltre avverrà sempre il giorno del vostro compleanno. Costo rinnovo RFI: 75 euro circa Costo rinnovo Sedi ACI: tra 80 e 120 euro Costo rinnovo ASL: tra 80 e 105 euro Costo rinnovo Autoscuola: tra 100 e 130 euro Costo rinnovo patente Sedi ACI Al netto del costo previsto e della comodità con la quale una tale operazione può essere svolta, con il minor coinvolgimento possibile da parte del diretto interessato, rivolgersi all’ACI non è affatto una cattiva idea. Le sedi sono molteplici e ben distribuite su tutto il territorio nostrano. Sarà dunque alquanto facile trovarne una nelle proprie vicinanze. Sarà inoltre possibile prendere appuntamento per una visita medica, così da poterlo incastrare tra i propri impegni, privati o di lavoro. Comodità che hanno un costo, mediamente più alto, tra gli 80 e i 120 euro. Costo rinnovo patente ASL Rivolgersi all’ASL, al netto delle attese, la burocrazia e la difficoltà di organizzare al meglio i propri impegni, può essere la soluzione più economica. Il prezzo da pagare però varia a seconda della regione d’appartenenza o di quella in cui si trova al momento del rinnovo. Si va dai 20 ai 50 euro, più il resto delle spese, fisse, previste dalla legge. Il costo totale dunque va dagli 80 ai 105 euro. Costo rinnovo patente in strutture territoriali della Direzione Sanità di RFI La soluzione più economica è quella che prevede il rivolgersi a una delle strutture territoriali sanitarie, che è possibile trovare in ogni capoluogo di provincia. Sarà possibile provvedere al pagamento di 35 euro per il rinnovo delle patenti A e B, con bancomat o i contanti. In aggiunta alla documentazione classica sarà necessario fornire un modulo di richiesta. Il costo generale del rinnovo sarà di 75 euro circa. Costo rinnovo patente autoscuole Nella maggior parte dei casi ci si rivolge alle scuole guida abilitate per il rinnovo della patente. Recarsi lì e affidare ogni incarico a tale ufficio, senza doversi procurare documentazioni di ogni sorta, può di certo valere il costo elevato. Si tratta infatti della soluzione più costosa. Dopo aver presentato le proprie fototessere, in molti casi anche di sabato, il gioco potrà dirsi fatto, per un costo medio tra i 100 e i 130 euro.

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