Sergio Del Barba

Founder Starter

Sei regole per rendere più sane e più luminose le nostre case

2019-06-16 21:59:43

Il cambiamento climatico e l’inquinamento sono sulla bocca di tutti, ma chi di noi sa quanto e come sia sana l’aria dei luoghi che frequentiamo ogni giorno, dall’ufficio alla nostra casa?

In pochi sono consci, ad esempio, che l’inquinamento domestico è il principale responsabile di patologie respiratorie croniche e che è la causa di quella che gli esperti definiscono “sindrome da edificio malato” (sick-building syndrome - SBS), una condizione caratterizzata da sintomi di malessere fisico lamentati dagli abitanti di uno stabile che però spariscono non appena ci si allontana da quell’ambiente.

D’altronde, siamo la “Indoor Generation” e dati recenti rivelano che trascorriamo il 90% della nostra vita in spazi chiusi (circa 22 ore al giorno). Quasi inconsapevolmente, viviamo in ambienti sigillati, non illuminati adeguatamente, scarsamente areati e quindi nocivi per la nostra salute. Questo è il preoccupante quadro che emerge da un sondaggio di YouGov commissionato da Velux, realizzato attraverso 16mila interviste online condotte tra marzo e aprile 2018 in 14 paesi europei (tra cui l’Italia) e il Nord America.

Umidità, muffa, sostanze tossiche presenti nei materiali da costruzione, nei mobili, nei detersivi, ma anche quelle prodotte dalle attività casalinghe, come cucinare, asciugare i panni, utilizzare candele e profumi. L’aria dell’abitazione può essere fino a 5 volte più inquinata di quella esterna e la nostra generazione, che trascorre sempre più tempo negli spazi chiusi e/o domestici, dovrebbe applicare le giuste contromisure. Per tenere d’occhio la salubrità della propria casa, esistono piccoli consigli che possono fare la differenza.

  1. Evitare di fumare negli ambienti chiusi

Il fumo può creare alte concentrazioni di polveri sottili negli spazi chiusi. Meglio non fumare in assoluto ma, se non riuscite a farne a meno e non progettate di smettere, fatelo sempre in balcone o in spazi aperti.

    2.   Attenzione alla formaldeide

La formaldeide, composto chimico reso riconoscibile per via dell’odore pungente, è spesso presente nei mobili in truciolato o nei pannelli isolanti, così come nei cosmetici, nei detergenti e in altri prodotti di uso quotidiano. Come consumatori siamo chiamati a fare attenzione all’etichetta, ma anche ai mobili e ai complementi d’arredo che inseriamo nelle nostre case.

 3.  Spolverare, sempre

La riteniamo più innocua di quanto in realtà sia: la polvere è un vero e proprio agente inquinante e, come tale, va eliminata. A ogni modo, bisogna fare caso a non eccedere con l’utilizzo di prodotti chimici per la pulizia.

 4.  Il pollice verde può aiutare

Alcune varietà di piante possono essere ottime alleate per neutralizzare la presenza di sostanze nocive nell’aria che respiriamo. L’aloe, il ficus benjamin e il viburno sono solo alcuni dei nomi dei nostri “amici verdi”.

 5.  Non sottovalutare la temperatura

Stanze troppo calde o umide aumentano il rischio di allergie e malattie respiratorie, quindi occhio al termometro. Il corpo umano, infatti, scambia calore con l’ambiente esterno e bisogna fare in modo che durante questo scambio non si verifichino scompensi potenzialmente dannosi.

 6.  Arieggiare sempre gli ambienti

Arieggiare gli ambienti è il rimedio cardine per rendere salubre l’ambiente domestico. Il microclima delle nostre case, infatti, è totalmente influenzato dalla ventilazione e dai ricambi d’aria (fondamentali per ridurre le percentuali di CO2 e di umidità relativa). Aprire spesso le finestre sarà il punto di partenza per ritrovare il benessere quotidiano. Spesso la disposizione delle finestre è lasciata al caso, ma con piccoli interventi è possibile studiare soluzioni “ad hoc”, aggiungere dei serramenti per tetti e portare aria fresca e luce naturale in tutta la stanza. La ventilazione sarà generata naturalmente grazie all’effetto camino che assicurerà un ricircolo costante. Al tempo stesso, la luce arriverà fino in profondità nella stanza eliminando ogni angolo buio.