Marcello Argento

I SASSOLINI FELICI

2020-07-17 14:59:56

Ti voglio raccontare una mia storia e ti chiedo solo di arrivare fino in fondo, tu che sei come credo sensibile e aperta a nuove idee, la troverai sicuramente simpatica e piacevole da leggere, se hai molta fretta o altro di più importante da fare, prenditi l'impegno di ritornare a terminarla.

Ti voglio raccontare una mia storia e ti chiedo solo di arrivare fino in fondo, tu che sei come credo sensibile e aperta a nuove idee, la troverai sicuramente simpatica e piacevole da leggere, se hai molta fretta o altro di più importante da fare, prenditi l'impegno di ritornare a terminarla.
Mentre sei seduta lì e la leggi, immagina te stessa e pensa a come sarebbe se potessi viverla anche tu realmente. Prima di raccontartela, vorrei esprimermi riguardo qualcosa a cui tengo tantissimo, le pietre.
Le pietre, come tutte le cose nell'universo sono fatte di energia e secondo me, hanno anche un animo, come del resto tutti gli esseri e le cose sulla Terra. Ti sarà certamente capitato di osservarle almeno una volta nella vita.
A volte passo ore a guardarle e ammirarle, sia le maestose e imponenti montagne, che i meravigliosi scricchiolanti sassolini sulle spiagge. Le ammiro per la loro ineguagliabile pazienza e quando ne ho bisogno mi ispiro a loro.
Hai sicuramente notato qualche volta tutti quei grossi massi strani, fermi in tanti posti isolati sia sulla terra che in mezzo al mare, sono li fermi ad osservare da millenni il sole di giorno e le stelle di notte, beati loro quanto tempo hanno a disposizione per contemplare e meditare, avranno sicuramente una saggezza infinita.
Ora eccoci pronti. Sicuramente ti piacerà conoscere la storia mia e di una manciata di sassolini che ho incontrato in un giorno di sole splendente su una spiaggia deserta, in una sperduta isoletta nel sud del mediterraneo.
Erano giorni molto tristi per me, avevo perduto la gioia di vivere a causa di varie situazioni che mi erano accadute nei mesi precedenti. Avevo appunto perso la gioia di vivere a causa di problemi di cuore, lasciato tradito e umiliato, così senza motivo, mi sentivo come un vecchio e unto straccio da pavimento.
Com'è strana e dura a volte la vita, come se non bastasse i miei affari lavorativi incominciarono ad andare malissimo. Alcuni investimenti che avevo fatto nel campo immobiliare si rivelarono tremendamente sbagliati, le banche mi tolsero la casa, una villetta in una pinetina di fronte al mare, il mio piccolo nido dove avevo vissuto anni felici con il mio amore. Mi tolsero l'auto, un gioiellino biposto decappottabile di colore blu scuro, la mia passione. Insomma se fossi rimasto ancora lì mi avrebbero tolto anche le mutande.
Mi aiutarono alcuni vecchi amici d'infanzia a farmi partire per quell'isolotto sperduto nel mediterraneo. Io avrei voluto morire, ma grazie al loro conforto, alle loro parole e ad una provvidenziale colletta, partì.
Torniamo dove stavamo, su una piccola spiaggia di sassolini, sempre deserta e solo mia. Vivevo praticamente li, mi ero fatto una specie di capanna con dei rami di un albero di pino che avevo trovato per terra, fatto cadere forse da un temporale estivo. Passavo le giornate, triste e imbronciato a fissare il mare, immenso e azzurro, sperando di trovare risposte sensate ai miei tanti interrogativi.
Una mattina, che come al solito mi ero seduto su uno di quei grossi massi di pietra, posti su quella splendida spiaggia, forse dal “Padreterno” in persona, sentii come delle risatine una dietro l'altra. Chi può essere? Pensai, non c'è mai nessuno qui e tutto l'isolotto è quasi deserto. Drizzai le orecchie, da dove potevano provenire? Niente, non vedevo niente e nessuno e intanto le risatine si facevano sempre più vivaci. Decisi di alzarmi e fare un giro d'ispezione ma niente, mi accorsi però che se mi allontanavo dal mare, diminuiva il suono delle risate quindi mi riavvicinai e fu così, con grande stupore, che mi accorsi che a ridere, erano tutti quei luccicanti, multicolori sassolini che venivano solleticati dalle onde del mare.
Beati voi che avete voglia di ridere! Pensai, e loro come se mi avessero letto nel pensiero oltre a ridere, iniziarono anche a saltellare, credetemi fu proprio così, iniziarono a saltellare, sembrava ballassero, erano i sassolini più felici e allegri che avessi mai visto in vita mia.
Fu così che mi venne spontaneo ridere e saltellare insieme a loro, non sapevo neanch'io perché lo facessi, ma era bellissimo e coinvolgente. Tutti i miei tristi e bui pensieri scomparvero dalla mente, mi sentivo rinato, felice e allegro io insieme a loro.
Pensate! Dei piccoli sassolini felici avevano ridato felicità e allegria alla mia vita, ormai erano i miei compagni. Loro erano sempre di buon umore, bastava un piccolo solletico da parte del mare e loro iniziavano a ridere come matti. Che bella la vita di questi sassi! Pensavo, sono felici solo di esistere e questo lo trasmettevano anche a me, anch'io come loro ero felice solo di esistere, anch'io mi stendevo e mi facevo solleticare dal mio amico mare e ridevo e ballavo con loro.