Alida Ottazzi

Perché un blog?

2019-08-13 21:52:15

Ciò che doveva essere solo "provare" è diventato una riflessione a tutto campo sulla mia vita. Non continuare a leggere se: non ami scrivere, non sei curioso, non vuoi condividere, non vuoi condividere, non vuoi guadagnare dalle tue passioni...tutto questo puoi farlo solo con un blog.

Sono una blogger? 

No, non lo sono perché non avevo mai pensato di poter scrivere articoli dagli argomenti così incoerenti tra loro, non lo sono perché non ho mai studiato da copywriter, non lo sono perché più che imbrattare fogli e diari personali  non ho mai scritto per nessuno. 


Sono una blogger?

Ni,  perchè ci ho voluto provare, perchè chissenefrega se ciò che voglio dire può interessare a qualcuno, perchè in fondo sono piena di parole che messe insieme possono assomigliare lontanamente a paragrafi di senso compiuto.


Sono una blogger?

Si, perché da due me “coccolo” come un bambino il mio blog, ci scrivo, lo curo, lo abbellisco e lo miglioro giorno dopo giorno, studio le tecniche di blogging e di comunicazione social per farlo conoscere, cerco di essere presente e di stimolare la tua attenzione e avere un pó di apprezzamento.




Perché ho deciso di aprire questo canale?


Per gioco anche se l’idea di poter scrivere un “diario tutto mio” che qualcuno potesse leggere mi ha affascinato e intrigato. 

Razionalmente, credo che il blog non sia altro che la sublimazione della mia vecchia ambizione di diventare una giornalista o una scrittrice. La passione di scrivere mi accompagna da sempre, avrò avuto circa 8 anni quando iniziai a scrivere quaderni e diari, e non ho mai smesso. 


Allora, perché scrivo? E perché un blog?


Come dicevo poco sopra, scrivere è una passione vera e consolidata, che ha radici profonde  e ora, grazie al blog, è diventata una routine fissa, piacevole e con approccio professionale, nonostante non abbia basi scolastiche con la comunicazione e i social.


Con il blog ho ritrovato la freschezza di esprimermi seguendo il mio sentire – lontano dall’orribile razionalità che non sopporto ma con cui sono costretta a convivere – e la possibilità di raccontare e giocare con le parole e le immagini oltre che dare spazio ai miei mille interessi che mi spiace non poter coltivare come vorrei.

Parliamoci chiaramente, io sono "quella" dei mille progetti e delle idee che esplodono improvvise, degli entusiasmi incontenibili...




Cosa vorrei far capire


Vorrei far comprendere a chi non è dell’ambiente blogger quanta passione e impegno siano necessari per un blog che non sia solo bello, ma che sia anche utile. 

La maggior parte delle persone immagina che lo scrivere su un social, impegnarsi ore per un bell'articolo sia solo un passatempo per cui non ne vale la pena. 


Tutto mi d ispirazione e sono sempre pronta a cogliere un'immagine, una situazione e renderle un articolo.

Che tipo di ispirazione seguo? Una nasce da riflessioni, suggestioni ed approfondimenti, altre sono  improvvise, come ora per esempio. 


Ci posso guadagnare?

Si, ci posso guadagnare, e non solo in termini economici, ma sopratutto in fatto di leggerezza, soddisfazione e amor proprio.


Poi i frutti matureranno e magari potrebbe diventare il mio unico "passadivertimento lavoro"

E se le idee vengono a mancare?

Può succedere, soprattutto nei momenti in cui i circuiti cerebrali sono occupati al 100% su altri fronti. Allora  mi stacco e sfoglio gli album delle foto, leggo libri e riviste per aggiornarmi, esco a fare una passeggiata per recuperare il contatto con la realtà. 

Non so bene quali processi mentali si innescano, ma basta poco perché inizi ad elaborare progetti e ipotesi per nuovi post: la sosta in un bar interessante per un tè o un cappuccino, un passaggio in libreria,  o una semplice passeggiata o anche solo osservare chi mi sta attorno e cosa si sviluppa.


 C’è sempre un dettaglio, un ricordo che torna a galla, una tendenza da appuntare e a forza di annotazioni… ecco che la lista dei post da scrivere si arricchisce di idee e progetti!