Alida Ottazzi

KOKORO - La magia di una parola

2019-10-05 09:20:54

Mente, cuore, vita. Tre parole che nella lingua italiana possono indicare concetti molto diversi ma che in giapponese spesso corrispondono in un'unico profondo significato.

La parola KOKORO si incontra in particolare nei testi buddisti.


In generale, indica contemporaneamente sia la mente sia tutte le attività umane di cui essa sarebbe il centro, non solo quindi il pensiero e la volontà ma anche i sentimenti. 

Potremo interpretare il termine come l'insieme di tutte le funzioni mentali come la fede, la fiducia, la determinazione, il coraggio e la compassione. 


In italiano viene reso a volte con il termine CUORE, ma non va mai interpretato nel senso di “sede dei sentimenti” separata dalla “mente” come “sede del pensiero”, ma piuttosto in termini di vita che può essere profondamente diretta verso la Legge o verso l’errore.

La parola italiana cuore traduce solo parzialmente il significato più vasto di kokoro, in quanto non include la mente e l’intelletto, ma si riferisce solo alle emozioni e ai sentimenti. 

Una termine che forse si avvicina di più è ANIMA, che racchiude in sé il significato di “essenza”, “vita”. 

L’anima umana è formata dai corpi astrale e mentale, (che rappresentano rispettivamente la sfera dei sentimenti e delle emozioni, e quella dei pensieri e dell’intelletto).

Quando i pensieri, i sentimenti e le emozioni sono in armonia con lo spirito, allora possiamo parlare di cuore puro.


Originariamente kokoro si riferiva anche al battito del cuore, organo considerato essenziale alla vita e fonte di tutte le attività.  

L'ideogramma

L’ ideogramma che rappresenta Kokoro è del tutto aperto,  lascia entrare ed uscire, così come nella nostra vita succede per gli eventi e le persone: entrano ed escono, lasciando nel cuore, nella mente e nel centro (il cervello) del nostro corpo, emozioni, pensieri, sensazioni, dubbi e pregiudizi. 


Per sopravvivere a tutto questo, dobbiamo dosare la quantità di considerazione ed attenzione che scegliamo di dargli. 


L’ideogramma aperto è un invito a non trattenere troppo le cose dentro di noi, a imparare a lasciar andare l’invidia, il tradimento, la rabbia, a non tormentarci tenendo dentro se quello che appare non è quello che sembrava. 


Come possiamo fare?

Appassionandoci alle cose che ci danno gioia in modo sano senza ledere gli altri e aiutandoli quando possibile.


Il concetto fondamentale è che non si viaggia mai con il cuore in autonomia, scisso dalla razionalità: Kokoro ci chiede di coinvolgere razionalmente la emozioni e pensieri.

Kokoro è dunque l’applicazione di tutte le funzioni che sono subordinate ad un cuore puro, ad un animo retto


Questo richiede di controllare i propri movimenti, l’impulsività e i sentimenti, senza soffocarli ma attraverso l’ascolto attivo delle altrui parole, senza  pregiudizi, con compassione e coraggio. 

Essere quindi allenati e pronti ma anche determinati a credere nei giusti ideali, con la volontà di perseguire la propria strada, con passione coinvolgente verso una retta via.


In conclusione 

quando sentirete Kokoro come esortazione, anche vi dicessero che significa solo metteteci il cuore o siate coraggiosi, 

fatelo ma ricordatevi il significato vero della parola che risulta essere più ampio e riguarda non solo il coraggio ma un impegno di vita fatta di allenamenti e relazioni serene, giuste ma anche rispettose degli altri e di voi stessi.