Sebastiana Patanè

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Una buona idea, non perfettamente riuscita. Il Sognatore - Laini Taylor

2019-10-23 10:55:43

Questo è un racconto fantasy con notevoli potenzialità, dalle premesse intriganti e che gode di un certo successo. Ma il risultato è stato al di sotto delle aspettative. Questa è la mia recensione.

La trama.

Siamo in un mondo fuori dal tempo, di cui ci viene raccontato pochissimo. Lazlo  Strange è un orfano, cresciuto da monaci, e fa il bibliotecario. Lo chiamano "Il Sognatore", perché è appassionato di miti e leggende, a cui cerca di dare un senso. Soprattutto, è interessato alla mitologica città di Pianto, scomparsa da secoli senza lasciare traccia, e senza nessuna spiegazione. All'improvviso tutto quello che ha immaginato per anni diventa realtà.

Poca azione, tante parole. 

Mi trascino questo libro da settimane, eppure l'ho acquistato piena di entusiasmo. È un genere che amo, e credevo che sarei stata travolta, come mi capita di solito con questo tipo di letture. Le premesse per un buon fantasy ci sarebbero tutte: un giovane curioso e intelligente a cui non crede nessuno, il mistero della città scomparsa, creature fantastiche, luoghi da sogno, oppure inquietanti, personaggi originali e coinvolgenti. Ma questo libro non prende mai il volo. La storia scorre piatta, con pochissimi fatti salienti, e la trama risulta diluita e noiosa

L'ambientazione è poco accurata

e non si riesce a trasformare in immagini quello che viene descritto con le parole. I luoghi vengono presentati in modo approssimativo, e questo per un libro fantasy, che dovrebbe essere una porta per viaggiare con la fantasia, è un grosso problema. 

Ci viene descritta una caratteristica fisica particolare che dovrebbe caratterizzare gli abitanti di questi luoghi, ma è una particolarità che rimane fine a se stessa e non viene spiegata e contestualizzata. La sensazione è di un particolare aggiunto per stupire, ma senza alcuna rilevanza nel racconto.


I personaggi principali hanno un discreto approfondimento, e sarebbe stato bello vederli inseriti in un po' di azione. I personaggi secondari sono appena accennati, e non entrano mai veramente nella storia, dando vita ad una serie di riempitivi, fini a se stessi. 

Una storia d'amore che non coinvolge.

Come quasi sempre, c'è una storia d'amore, ed è molto dolce e delicata. Però presenta gli stessi difetti del resto della trama, si attorciglia su se stessa e non emoziona. Per pagine e pagine assistiamo ai pensieri e alle riflessioni dei protagonisti, senza mai arrivare ad un vero punto di svolta. 

Anche il colpo di scena finale mi è sembrato una forzatura, messo lì allo scopo di scrivere un seguito, ma senza che sia coerente con il resto della storia. 

Il seguito dovrà aspettare. 

Il libro è scritto bene, anche se ho potuto notare qualche errore, a mio avviso imputabile alla traduzione. Ma è un libro che non mi ha colpito, non mi ha fatto desiderare di proseguire nella lettura. Non si è realizzata la magia che mi aspetto di trovare in questo tipo di letture. 

Esiste una seconda parte, ed io, ahimè, l'ho già acquistata. Al momento però penso che mi dedicherò ad altro. 

Quando un libro non entra nel cuore, non vale la pena di intestardirsi.