Sebastiana Patanè

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Un affresco di un'epoca lontana - Jane Eyre - Charlotte Bronte

2019-03-10 20:41:22

Questo libro è stato un tuffo nel passato. Un modo per sentirsi parte di un mondo che non esiste più. Ma i sentimenti e le emozioni umane sono sempre le stesse. Questa è la mia recensione

Quando Jane Eyre perde entrambi i genitori, viene accolta dalla famiglia dello zio. Alla sua morte la bambina, non più gradita, verrà collocata in un istituto dove sarà educata per diventare maestra. Ormai adulta, Jane troverà un posto di lavoro come istitutrice presso una casa signorile.

È una trama semplice, per nulla originale. Anzi, fosse stata scritta oggi questa storia potrebbe essere definita banale. Ma questa è una storia scritta nel 1847, e, per l'epoca, risulta moderna e profonda.

Una protagonista moderna 

La protagonista, che parla in prima persona, si presenta come una donna indipendente, passionale e intelligente, che non accetta compromessi e sceglie in modo autonomo per la sua vita.

Anche i personaggi di contorno sono ben delineati, hanno un percorso preciso e si fanno apprezzare per la loro umanità. E poi ci sono le descrizioni dei paesaggi, vive e luminose, come se fossero davvero lì, davanti ai nostri occhi.


L'autrice riesce a farci sentire l'atmosfera di quegli anni, disegnando un affresco di un'epoca lontana e diversa. Ma i sentimenti e le emozioni della nostra protagonista, quelli sono così squisitamente umani e universali, che li sentiamo nostri,  aldilà delle differenze sociali e culturali.

Nota sulla traduzione

Mi sono trovata a leggere una traduzione dei primi del novecento, e all'inizio, mi ha spiazzata. Il linguaggio è decisamente arcaico, complesso e in alcuni passaggi difficile da comprendere. Però mi ha affascinata, mi ha fatto sentire come se fossi veramente in quegli anni, e sono contenta di essere riuscita a proseguire. Ma non è stato facile. Per questo, se si vuole una lettura più rilassante, consiglio di optare per una traduzione più recente.