Sebastiana Patanè

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Per non dimenticare. Se questo è un uomo - Primo Levi

2019-01-22 19:54:37

Questa è la settimana in cui si ricordano quegli eventi terribili che vanno sotto il nome di Olocausto. Durante il periodo nazista, la popolazione ebrea, e non solo, venne perseguitata, privata della libertà, umiliata, torturata e infine sterminata. Nei libri possiamo trovare le testimonianze di chi ha vissuto quegli anni.

Sono molti i libri in cui ho trovato il racconto degli avvenimenti di quegli anni. Tutti concordano nel mostrare la profonda disumanità delle azioni compiute dai nazisti. Ed è impossibile comprendere l'assurda e immotivata crudeltà che le pervade. Ogni volta è straziante. Ma non smetterò mai di leggere e consigliare queste letture, perché è l'unico modo perché questi fatti restino nella memoria collettiva, e non si ripetano più.

 

Ma il libro che più di tutti mi ha segnata, che ancora porto nel cuore, è  Se questo è un uomo, di Primo Levi. L'ho letto la prima volta durante il liceo, e ricordo ancora il disgusto e la paura e l'incredulità che mi hanno avvolto. Il racconto quasi giornalistico di quello che l'autore ha vissuto nel campo di concentramento di Monovitz,  costringe il lettore a sentire sulla sua pelle il freddo, la fame, la paura, la mancanza di forza, l'assenza assoluta e devastante di umanità.

"NECESSARIO"

Qualche tempo fa mi hanno chiesto quale aggettivo associassi a questo libro. Me ne sono venuti in mente tanti, ma uno mi è sembrato il più giusto: necessario. Ecco, la lettura di questo libro è necessaria per tutti noi, partendo dai ragazzi a scuola. Perché in questo libro c'è la lucida, orribile analisi di quello che veramente avveniva nei campi di concentramento nazisti. Ed è l'unico modo perché la memoria non vada perduta.