Sebastiana Patanè

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L'eterna lotta tra il bene e il male - Il Signore degli anelli - J.R.R. Tolkien.

2018-11-24 17:27:58

È molto difficile scrivere qualcosa di originale su quello che è un capolavoro assoluto della letteratura mondiale e uno dei più grandi esempi del genere fantasy. Quindi, non ci provo nemmeno. Quello che intendo fare è raccontare cosa questo libro ha rappresentato per me, e perché lo considero fra le letture più belle e importanti della mia vita.

La trama è conosciuta ai più, quindi non vorrei dilungarmi. Il perduto Anello del potere, un oggetto malvagio che, se restituito al suo creatore Sauron, lo renderebbe invincibile, viene ritrovato. Per evitare la fine del mondo allora conosciuto, una rappresentanza dei suoi abitanti si unirà per portarlo nell'unico luogo dove l'anello può essere distrutto, nel cuore stesso del Male.

 

Ma questo libro è molto più di questo. La Terra di mezzo è un mondo descritto perfettamente, con le sue regole, i suoi linguaggi, i suoi abitanti e le loro consuetudini.

Ognuno dei protagonisti rappresenta  una particolare caratteristica dell'animo umano, e ci racconta molto delle nostre fragilità.
I luoghi descritti diventano immagini nella nostra mente, tanto che li possiamo vedere. Le Miniere di Moria, Minas Tirith, La Contea sono lì, indimenticabili, davanti ai nostri occhi. E le pagine che li descrivono sono fra le più belle, ammalianti e poetiche che mi sia capitato di leggere.


Il viaggio di Frodo e dei suoi compagni ha rappresentato per me il viaggio dell'innocenza attraverso le brutture del mondo. E alla fine del viaggio nessuno è più uguale a prima. Ma il mondo degli uomini, così fragile e imperfetto, non cederà mai completamente alle lusinghe del Male, non finché resteranno vive la purezza e l'innocenza, e la capacità di unirsi per lottare per qualcosa in cui si crede.