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Joker: la ribellione folle di un uomo sconfitto
Era da tempo che non andavo al cinema. Ormai abbiamo la possibilità di vedere i film senza uscire di casa, e la pigrizia spesso prende il sopravvento. Ma nelle sale c'è un film che ritenevo dovesse essere visto al cinema, e così bando alla pigrizia. Il film è "Joker" di Todd Phillips.
Joker versus Joker
Come sono solita fare, non sapevo granché di questo film, non conoscevo attori e regista e non ho letto nulla sulle tematiche trattate e sulle polemiche che ne sono seguite.
Però ho visto i film legati al mondo di Batman, in particolare "Il Cavaliere Oscuro" di Cristopher Nolan, con la figura memorabile e dall'interpretazione magistrale del Joker di Heath Ledger. Mi chiedevo se questo Joker avrebbe retto il paragone con il personaggio che tanto mi aveva colpito nel film di Nolan.
Beh, la risposta è sì: questo Joker è fenomenale!
Tutto è paradossale, eppure riconoscibile.
Durante tutto il film, sono stata avvolta da una pesante inquietudine, una sensazione di fastidio quasi fisico. L'aggettivo che mi è girato in testa per tutto il tempo è disturbante.
Stiamo parlando di un personaggio tratto dal mondo dei fumetti, ma la sua umanità prepotente lo rende così simile a noi da provocare disagio. La storia di Arthur, affetto da disturbi mentali, abusato nel fisico e nella mente, invisibile per una società individualista e crudele, è diventata per me una storia sì paradossale , ma purtroppo verosimile.
Tutto è eccessivo in Arthur/Joker: linguaggio, abbigliamento, movenze, trucco, comportamenti, tutto quanto. Eppure la mia mente ha continuato a vedere in lui una persona infelice e sconfitta dalla vita.
Mi ha disturbato molto tutto questo. Perché ho continuato a vedere in questa storia una storia reale, una città reale, riconoscibile e identificabile, dei comportamenti familiari.
Gotham City come qualsiasi città del terzo millennio. Arthur come qualsiasi persona sola, infelice ed emarginata del terzo millennio.
Ovviamente né in me né, credo, nelle intenzioni del regista, c'è alcuna volontà di dare una giustificazione alla follia violenta che travolge Joker e Gotham City. Piuttosto, ho visto in questo film una velata denuncia dell'individualismo esasperato e del cinismo imperante, sempre più presenti nelle nostre città.
L'interpretazione di Joaquin Phoenix è pazzesca: il suo corpo e il suo volto si trasformano completamente nel passaggio da Arthur al folle e delirante Joker, e rendono il personaggio profondamente credibile.
Non sono in grado di scrivere una critica a livello tecnico, ma io ho amato tutto: sceneggiatura, regia, dialoghi, musiche, tutto.
Un film perfetto, a mio avviso. Un film che non può lasciare indifferenti. Un film che, ne sono convinta, resterà nella storia del cinema.