Sebastiana Patanè

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Il Re è sempre il Re: Stephen King, Shining.

2018-10-01 12:24:17

Trovo che Stephen King sia un ottimo scrittore. Per quanto alcune sue opere siano discutibili, altre sono dei veri capolavori del thriller, ma soprattutto dell'analisi psicologica.

Perché King, definito il re dell'horror, in realtà è un attento conoscitore dell'animo umano, e, a volte ma non sempre, tramite tematiche horror o soprannaturali ne descrive abilmente le varie sfaccettature. È il caso di "Shining".

La storia è abbastanza nota, visto che ne è stato tratto un film famosissimo e molto bello. Jack Torrance, in difficoltà per avere appena perso il lavoro e con precedenti problemi di alcolismo, si trasferisce presso l'Overlook Hotel in qualità di custode, insieme alla moglie Wendy e al figlio di cinque anni, Danny. La famiglia è consapevole che saranno costretti a rimanere isolati tutto l'inverno a causa delle condizioni climatiche, ma hanno bisogno di denaro e necessità di fare ordine nella loro vita. L' albergo, però, sembra influenzare negativamente le loro menti, in particolare quella del piccolo Danny, che più di tutti percepisce qualcosa di strano.

È stata una lettura difficile, per me che sono particolarmente influenzabile dalle tematiche horror e soprannaturali. Eppure, non ho potuto lasciarlo, anche se mi ha causato parecchia inquietudine. Lo stile di Stephen King è sempre coinvolgente, il suo modo di scandagliare le menti dei personaggi e di metterne in risalto le fragilità è unico e gli eventi si incastrano perfettamente, creando una trama che tiene con il fiato sospeso.

Come sempre accade con questo autore, la tematica horror è un pretesto per raccontare di anime sofferenti e abbruttite, ma anche di anime pure e coraggiose. Ho incontrato davvero pochi autori che riescano a farlo bene quanto lui.